Ricordi che non sbiadiscono. E immagini che fluiscono nitide, di un passato che torna recando sorrisi e malinconie soffuse. Parliamo di un circolo sportivo, il Circolo Tennis Alatri, e di una giornata un po’ speciale.
L’idea è stata di Fabio Gatta, Giancarlo Mangiapelo e Gianni La Bella, che di quel team furono interpreti eccellenti sui campi in terra rossa del “Giardino dello Sport”. Perché non ritrovarsi in sede conviviale per parlare di quei tempi ancora impressi nella memoria? E soprattutto perché non esprimere a chi di quel circolo fu anima e cuore pulsante tutta la riconoscenza che il suo operato merita?
Detto fatto. Presso la cornice del ristorante “Da Fiorina”, ad Alatri, quel maestro e presidente che tanto bene seppe fare, l’avvocato Pietro Volpari, è stato insignito di una targa e ringraziato con calore da alcuni di quelli che avviò alla pratica tennistica.
Era il luglio del 1967 e presso i campi del Giardino dello Sport, gestiti da Pietro D’Onorio e dai suoi familiari, d’improvviso la cittadina ernica scoprì il tennis. Ma s’inganna chi pensa ad un ingresso in punta di piedi nel mondo agonistico. L’avvocato Volpari infatti era già un valente tennista e se inizialmente si avvalse di giocatori della provincia come coequipier, ben presto trovò in alcuni giovani particolarmente predisposti (e perciò ben presto competitivi) i portacolori ideali di quel giovanissimo circolo.
Ad Alatri si commentavano le imprese sportive dei più valenti: Gatta e Mangiapelo, i gemelli del gol, pardon della pallina da tennis: bravi, molto bravi in singolo, addirittura formidabili in doppio. E poi Del Greco e La Bella, anch’essi capaci di nobilitare il nome del circolo alatrense sui vari campi della provincia e della regione. Come in ogni circolo di qualsiasi latitudine le abilità erano stratificate e per qualcuno non c’erano particolari velleità agonistiche, se non quelle di superare il compagno di circolo con il quale, data l’amicizia, la rivalità sul campo era acerrima. Nacquero antagonismi che nascevano al primo servizio e scomparivano con l’abbraccio finale, perché poi ci si ritrovava a tavola o in discoteca o “al Girone”, a chiacchierare di donne, di politica e di sport.
Col passare degli anni anche altri tennisti guadagnarono una certa popolarità grazie a risultati di rilievo. Ecco Pino Papetti, Franco Rossi, Armando Desiato, Enzo Cicuzza e poi ancora Ruggero Sagripanti e Giancarlo Capobianco. Dai giovani arrivano squilli importanti: Mimmo Petrillo, Nazzareno Sabatucci, Tonino Ascenzi, Giuseppe Volpari, Andrea D’Erasmo, Andrea Berenghi e altri proseguono quel che i più grandi hanno iniziato.
C’è anche una squadra femminile, con Alberta Sarandrea, Renata Manzi, Silvia Martufi, Rosamaria Ambrogi, Annarita Culla, Bruna Ceci e Daniela Fanella. Ad Alatri il tennis diventa qualcosa di più di un hobby, non c’è solo la squadra verderosa del calcio ma anche quella del tennis (qualche anno dopo esploderà anche il basket, ma quella è un’altra storia che magari racconteremo più in là).
Il Giardino dello Sport ha successivamente ospitato anche il Circolo “Artisti del Set” e raccontato ulteriori storie di sport e di amicizia, fino al giorno un po’ triste della chiusura, perché quando chiude un campo sportivo è sempre un momento malinconico, è sempre una sconfitta.
Ma torniamo al Ct Alatri e al giorno della premiazione dell’avvocato Volpari. Mentre scorrono le diapositive, a margine della riunione conviviale, l’avvocato riconosce tutti gli atleti effigiati, perché la sua memoria non ha alcuna falla. Campione di umanità e maestro di vita, oltreché di tennis, ringrazia commosso e racconta, racconta una storia senza tempo che gli eterni ragazzi riuniti lì per lui ascoltano con grande partecipazione.
Con i figlioli Paola e Piero e i nipoti Luca e Tommaso, a circondare di affetto e di gratitudine Pietro Volpari ci sono i suoi allievi prediletti Fabio Gatta e Giancarlo Mangiapelo. E poi Ettore Del Greco, Gianni La Bella, Enzo Cicuzza, Pino Papetti, Giancarlo Covino, Roberto Papitto, Alvaro Berenghi, Giancarlo Capobianco e Ruggero Sagripanti. Gli ex juniores? Certo, anche loro: “Neno” Sabatucci, Giampaolo Fanfarillo, Rocco Torre, Tonino Ascenzi, Virginio D’Onorio e Andrea Berenghi. E quelli che proseguirono con gli “Artisti del Set” Alberto Cianfrocca, Lucio Tofani, Igino De Cesaris, chi scrive. Dulcis in fundo le gentili signore Bruna Ceci, Daniela Fanella e Simona Terrenzi, apprezzata maestra di tennis, anche lei giovanissima ai tempi del Giardino dello Sport.
Una famiglia allargata, che a distanza di qualche anno non ha dimenticato le belle emozioni legate a quei pomeriggi di sole, di sport, di amicizia. In un mondo che ha bisogno di favole, quella del CT Alatri reclama un suo spazio. A ragione.