Primo oro per l’Italia ai mondiali di atletica. Ed è un oro che luccica, perché a conquistarlo è stato il ragazzino del gruppo, l’asso più giovane in assoluto: Mattia Furlani, dopo la medaglia d’oro ai mondiali indoor, ha fatto il bis all’aperto, nella magica cornice di Tokyo. E’ la quinta medaglia per la spedizione azzurra, la prima del metallo più pregiato. In pratica dei 6 atleti indicati da tutti gli addetti ai lavori quali possibili medagliati, ben 5 sono già scesi in pista (o in pedana) e 4 di loro sono andati a segno. Argento Antonella Palmisano nella 35 km di marcia, argento Nadia Battocletti nei 10000 (e per entrambe ci sarà la possibilità teorica di reiterare nelle gare più brevi, la 20 Km e i 5mila), poi bronzo per Fabbri nel peso. La quinta medaglia, la sola davvero inattesa, è arrivata dalla maratona maschile, con Aouani che ha centrato il gradino più basso del podio contro ogni pronostico. Attendiamo ora Andy Diaz, che intanto si è preso la qualificazione con il minimo sforzo. Dopo un primo salto nullo, ha regalato quasi 30 centimetri alla pedana, atterrando a 16,94, sufficienti per tenerlo ampiamente nei 12 qualificati. Disco verde anche per Dallavalle, cui è bastato un salto, over 17 metri, per essere fra gli eletti. Li vedremo entrambi in finale nella mattinata italiana di venerdì.
Oggi è arrivata anche la conferma che il settore della velocità per quest’anno, almeno a livello senirores ed in controtendenza con quanto accaduto nelle competizioni giovanili, ha segnato il passo. Bocciati al primo turno tutti e quattro i nostri duecentisti: per Desalu e Tortu (20″43 il primo, 20″49 il secondo) un decimo di troppo rispetto ai tempi di ripescaggio. Ancor meno buone le performance delle ragazze, Dalia Kaddari e Vittoria Fontana, lontane dagli stagionali e anch’esse escluse dalle semifinali.
E’ stata la giornata delle sorprese, con la sconfitta di Laros nei 1500 (ottimo settimo posto per il nostro Riva) e della Yavi nei 3000 siepi, con Nader e Cherotic sul gradino più alto. E se per Yavi c’è stato un consolatorio argento, il mezzofondista olandese è arrivato addirittura quinto.
Furlani, primo oro per l’Italia ai mondiali di Tokyo: il ventenne atterra a 8,39 nel lungo
