Italia-Polonia e Repubblica Ceca-Bulgaria saranno le semifinali del campionato del mondo di volley. Sa un po’ di pallavolo anni 80, almeno la seconda semifinale, fermo restando che in luogo della Rep. Ceca allora c’era la Cecoslovacchia. Però le scuole dell’Est Europa stanno tornando prepotentemente in auge e lo hanno ribadito in modo perentorio in questo mondiale asiatico.
Nella parte bassa del tabellone i quarti in programma oggi hanno visto di fronte i ragazzi della Cechia e l’Iran, con gli asiatici che addirittura erano lievemente favoriti nei pronostici della vigilia. E in effetti la partenza del match sembrava persino confortare questa ipotesi, con gli iraniani avanti di un set e al comando anche del secondo parziale. Vinto allo sprint (27-25) il set, il sestetto di Novak ha fatto la voce grossa fino al termine del match, con un muro d’improvviso imponente e con attacchi da posto 4 che gli iraniani hanno faticato alquanto a leggere.
Spettacolare e ricca di colpi di scena la seconda gara in programma oggi, che era anche l’ultimo quarto di finale, tra Stati Uniti e Bulgaria. La nazionale stelle e strisce sembrava in grado di rispettare quei favori del pronostico che gli addetti ai lavori, sia pure di poco, le accordavano. Vinti i primi due set però, gli americani si sono smarriti, e i bulgari forzando servizio e fondamentali d’attacco hanno d’improvviso preso il comando delle operazioni fino al vittorioso tiebreak.
Come è noto, nella parte alta del tabellone si sono qualificate per la semifinale le due nazioni che al momento possono essere considerate le migliori del mondo: Italia, campione uscente, e Polonia. Gli azzurri si sono presi una clamorosa rivincita contro il Belgio, travolto in tre soli set, mentre i polacchi non hanno tremato al cospetto della Turchia, imponendo una superiorità apparsa in verità netta fin dall’avvio del match.
Una sorta di finale anticipata quella che sabato mattina vedrà di fronte i due colossi della pallavolo mondiale.
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