Frosinone, miglior attacco del campionato: dove può arrivare adesso?

La gara casalinga con l’Entella è stata archiviata con la massima soddisfazione. Il Frosinone ha rifilato un poker ai liguri e senza tema di smentite si può affermare che il numero di gol all’attivo avrebbe potuto essere anche più cospicuo.
L’appuntamento con la vittoria, rinviato per tre turni, è stato stavolta onorato in modo roboante. L’Entella ha retto un tempo, il primo, chiuso con il minimo ritardo, poi nel secondo lo show del Frosinone è stato condito da un numero congruo di gol e ha fornito un verdetto inequivocabile.
Il tecnico Alvini ha sottolineato con soddisfazione la continuità con la quale in buona sostanza la squadra ha saputo esprimersi in questo avvio di stagione, evidenziando come anche al Ferraris la produzione offensiva fosse stata importante e tale da giustificare un successo, ahimé non arrivato.
Si può dire senza tema di smentite che la classifica del Frosinone sia persino ingenerosa in relazione alle prestazioni che sin qui la squadra giallazzurra ha fornito. Mancano 2-3 punti, che tradotto in soldoni significa che i ciociari potevano tranquillamente essere appaiati al Modena in vetta alla classifica. E questa constatazione riempie di gioia i sostenitori ciociari e fornisce importanti certezze a una squadra che peraltro dovrebbe pian piano recuperare i tanti, troppi infortunati che ancora popolano, loro malgrado, l’infermeria.
Una statistica particolarmente confortante è quella che riguarda il pacchetto offensivo: con 18 reti realizzate il Frosinone può infatti vantare il miglior attacco del campionato, e questo dato è peraltro abbastanza insolito, se pensiamo che una sola volta nella loro storia i ciociari hanno avuto il miglior attacco della serie cadetta, ed è accaduto nell’anno 2022-23, quello della promozione diretta e del primo posto (anch’esso il solo della storia, perché nelle altre due occasioni in cui è salito in A il team ciociaro è arrivato secondo dietro il Carpi e poi terzo e vincitore dei playoff grazie alla finale con il Palermo).
Le frecce sulle corsie laterali, i celebrati Ghedjemis e Kvernadze, la vena realizzativa di un difensore come Bracaglia e di un centrocampista col senso innato dell’inserimento come Koutsoupias e la buona prolificità di Zilli e Raimondo sono le frecce nell’arco di Alvini per proseguire su questa falsariga.
Sul campo della Carrarese, manco a dirlo secondo attacco del campionato e formazione tra le più sorprendenti di questo inizio di stagione, una verifica importante, tra due giorni.