Retina Holding srl ha assunto il ruolo di protagonista assoluta degli Stati generali della green economy europea, che si sono tenuti a Rimini nei giorni scorsi. La città della riviera romagnola ha ospitato Ecomondo 2025, l’appuntamento annuale che richiama professionisti, aziende e istituzioni impegnati nella transizione ecologica. Con 30 padiglioni e una superficie espositiva di 166 mila metri quadrati, la manifestazione ha rappresentato il principale punto d’incontro nel Mediterraneo per chi lavora nell’economia circolare e nella sostenibilità ambientale. Peraltro Retina Holding era presente alla Fiera di Ecomondo con uno stand e con una delegazione guidata dall’amministratore delegato Franco Torra.
“Retina Holding srl sta portando grandi innovazioni nel settore dei gas rinnovabili. Attraverso la riqualifica del territorio e la digestione anaerobica realizza infrastrutture sostenibili ad alto rendimento per la sicurezza energetica nazionale -ha affermato Franco Torra, ad di Retina Holding- abbiamo elaborato un progetto che prevede il trattamento di biomasse di scarto di provenienza agricola, al 60% deiezioni di bovini, di polli e la sansa di scarto dalla lavorazione dell’olio, tramite processo accoppiato anaerobico e aerobico, tale da permettere la produzione di biometano, immesso direttamente nella rete di trasporto e distribuzione di gas italiana, di C02 di origine biologica e di fertilizzanti organici”.
Il biometano si ottiene dalla depurazione (upgrading) del biogas. È prodotto a partire dalla frazione organica dei rifiuti urbani, biomasse agricole, scarti agroalimentari e zootecnici, liquami, fanghi di depurazione, fermentazione anaerobica dei rifiuti stoccati in discariche fino ad arrivare all’impiego dei rifiuti urbani e in particolare della frazione organica di rifiuti solidi urbani (Forsu). Il risultato è un gas con caratteristiche del tutto simili a quelle del metano di origine fossile, con la sola differenza che, invece di essere estratto dal sottosuolo, è ottenuto da scarti.

Retina Holding sta costruendo 21 impianti di biometano, con l’obiettivo di produrre biometano, fertilizzanti organici e CO2 biogenica da biomasse agricole e zootecniche. L’amministratore delegato di Retina, Franco Torra ha affermato che “ogni impianto all’anno tratterà circa 100mila tonnellata di biomassa in entrata producendo 4.235.000 metri cubi di biometano, 6mila tonnellate di CO2 e un ammendante organico, che deriva dal digestato. Siamo in contatto con diversi operatori per accordi di fornitura di entrambi questi prodotti”.
Previsti benefici importanti per l’ambiente. “Il progetto potrà anche a ridurre l’inquinamento da nitrati delle acque superficiali e profonde dei terreni agricoli, per cui l’Italia ha ricevuto nel 2023 da parte della Commissione Ue un parere motivato per non aver pienamento rispettato la direttiva Nitrati (direttiva 91/676/CEE) -ha proseguito Torra- senza contare che il biometano e la CO2 prodotti e destinati a utilizzo umano sono sottratti alla dispersione nell’ambiente”.
Retina, come ha confermato l’amministratore delegato Franco Torra, si prepara a costruire numerosi impianti di biometano anche nel Lazio. I nuovi impianti godono tutti dell’incentivo Pnrr in conto capitale e in tariffa. Sorgeranno in particolare nei centri di Velletri, Pontinia e Terracina.
