I giovani rampanti dello sport italiano: si sogna in tante discipline, da Mao a Finn

Sognare è gratis. Nella vita come nello sport. Ed è anche più facile quando per quel sogno, in qualche modo, sono state poste opportune premesse. In quest’ottica lo sport italiano sta vivendo certamente un momento magico, perché in varie discipline ci sono giovanissimi atleti che si stanno proponendo quali possibili protagonisti futuri delle rispettive specialità.
Ovviamente ora esiste “l’effetto Sinner”: quattro o cinque anni fa qualcuno profetizzò la futura grandezza del tennista altoatesino, e ora quel qualcuno può legittimamente affermare “io l’avevo detto”.
L’augurio è che analoga affermazione possa farla chi oggi ipotizza le migliori fortune per altri giovani fenomeni del nostro sport. Ormai è una stella di prima grandezza anche il lunghista Furlani, che potrebbe dominare la scena nei prossimi dieci anni, magari con Larissa Iapichino a fare qualcosa di simile tra le donne.
Restando all’atletica leggera, sono tanti i giovani in rampa di lancio, come hanno dimostrato le recenti competizioni internazionali, ma certamente un discorso speciale lo merita Kelly Doualla, la velocista del 2009 già campionessa europea Under 20 dei 100 metri e della 4X 100.  E’ lei la speranza da proiettare nell’olimpo degli atleti capaci di far sognare e di farsi conoscere anche da chi non è un addetto ai lavori. Se sarà una nuova “Mennea” ce lo dirà soltanto il tempo, ma le performance cronometriche, davvero incredibili per la sua acerba età, e la già dimostrata capacità di non patire le gare importanti ne fanno certamente un profilo interessantissimo.
Nel ciclismo fari puntati su Lorenzo Finn, campione mondiale under 23, in realtà due volte di fila campione del mondo, perché prima del trionfo in Ruanda aveva vinto il titolo mondiale juniores a Zurigo.  Genovese del 2006 (dicembre, perciò quasi un 2007), corre per la Red Bull Bora ed è atteso da tutto il mondo del ciclismo come possibile interlocutore dei grandi delle due ruote, magari persino del formidabile Pogacar.
Nello sci è emersa prepotentemente, proprio in questi ultimi giorni, Giada D’Antonio, che partendo con i pettorali 82 e 63 si è aggiudicata le prime due gare FIS della sua vita. La napoletana, nata nel 2009, è ora attesa al debutto in Coppa Europa, dove vorrà confermarsi slalomista di grande caratura.
Nel nuoto Alessandra Mao, veneziana del 2011, sta facendo benissimo nello stile libero e addirittura fa registrare tempi migliori rispetto alla divina Federica Pellegrini alla sua stessa età. Agli Europei in vasca corta, in corso di svolgimento a Lubino, ha sfiorato l’ingresso in finale nei 200 sl, al cospetto di atlete notevolmente più grandi e più esperte. Davvero difficile definirne i limiti.
Chiusura con una disciplina meno conosciuta: il tennistavolo. Ai recenti mondiali Under 15 l’Italia ha vinto il titolo a squadre, trascinata in particolare dal siciliano Danilo Faso, che un po’ tutti gli addetti ai lavori hanno indicato come possibile alternativa europea allo strapotere degli asiatici (nei quarti del torneo individuale è stato infatti il solo atleta non asiatico). Chissà che i francesi Alexis e Felix Lebrun, incredibili talenti di questa disciplina, non trovino un antagonista nella vicina Italia.
Insomma, complessivamente c’è gran fermento nello sport italiano con dei giovanissimi che sembrano prenotare platee importanti.