Per oltre 300 lavoratori a tempo determinato della Asl di Rieti è iniziato il processo di stabilizzazione dopo che le sigle sindacali, attraverso una lettera inviata al Prefetto e alla Questura, avevano denunciato la fase di stallo dopo l’incontro avvenuto con l’Asl che aveva ribadito l’impossibilità di procedere alle proroghe al 31 dicembre e l’attivazione della stabilizzazione.
Alla presenza del direttore generale della Asl di Rieti Marinella D’Innocenzo, è stato accordato il budget per medici e sanitari nonché del comparto di ruolo sanitario e degli operatori socio sanitari che in questi due anni di Covid hanno garantito la continuità delle cure al fine di fronteggiare l’emergenza pandemica.
“L’avvio del percorso di stabilizzazione formalizzato in Regione per il personale sanitario che ha maturato i requisiti – ha spiegato il direttore generale della Asl, Marinella D’Innocenzo – è il giusto riconoscimento da parte della Regione Lazio e dell’Assessore alla sanità Alessio D’Amato del lavoro svolto in questi due anni di pandemia per proteggere e mettere in sicurezza i cittadini e un passo importante nella direzione del rafforzamento della sanità territoriale. Siamo certi che l’importante percorso che abbiamo avviato soddisfi le aspettative dei tanti operatori sanitari che in questi mesi sono stati al fianco dell’azienda in uno dei periodi più difficili per la sanità reatina, che ci ha visto impegnati senza soluzione di continuità al servizio della nostra comunità”.
“Dalla Regione Lazio ancora un forte segnale di attenzione per la sanità reatina e per i suoi operatori che grazie al percorso avviato oggi vedono riconosciute istanze legittime e parità di trattamento dopo aver lavorato per due anni senza risparmiarsi – ha dichiarato il presidente della Commissione Bilancio della Regione Lazio, Fabio Refrigeri -. In questi mesi al netto di inevitabili criticità legate alla pandemia i nostri medici, i nostri infermieri e tutto il personale della Asl reatina, anche a costo di grandi sacrifici personali, sono riusciti a dare risposte puntuali a una comunità spesso disorientata e impaurita su un territorio difficile e frammentato”.