Prove tecniche di alleanze spurie a Rieti. Il candidato sindaco del centrodestra Daniele Sinibaldi sarà sostenuto, tra gli altri, da Italia Viva di Matteo Renzi. Oltre al partito del senatore di Rignano, Sinibaldi (36 anni, imprenditore, esponente di Fratelli d’Italia) potrà contar sull’appoggio dell’intero centrodestra che almeno da queste pare aver trovato la quadra di un’alleanza compatta senza che volassero coltelli o altre armi da taglio. In totale dunque saranno nove le liste in suo sostegno (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Agire, GenerazioneRieti, Io Ci Sto, Moderati per Rieti, Rieti al Centro, Socialisti Riformisti e una lista formata di soli under quaranta).
Per la poltrona di primo cittadino di Rieti corrono anche Simone Petrangeli (già sindaco della città dal 2012 al 2017) candidato del centrosinistra e l’outsider Carlo Ubertini, appoggiato da tre liste. Sinibaldi ha cominciato la sua campagna elettorale già dall’autunno scorso potendo contare da subito su un centrodestra unito. Ciò rappresenta “un valore aggiunto che ci ha permesso di elaborare un programma credibile e di individuare le priorità. Dell’azione di governo” commenta. “Il fatto poi che la coalizione dei centrodestra oltre che compatta sia stata anche attrattiva e inclusiva verso energie esterne, realtà e movimenti civici, credi che dimostri la fondatezza del nostro metodo: mettere al centro i bisogni dei cittadini e le soluzioni per dare loro risposte”.
Rieti dunque potrebbe rappresentare una sorta di laboratorio politico per testare le strategie situazioniste di Matteo Renzi anche se alleanze tra l’ex premier e i partiti di centro destra sono state perfezionate a Genova, Palermo, Verona e Catanzaro. Che il senatore di Rignano ambisca ad occupare i prati di centro della coalizione sovranista conservatrice, prendendo il posto (e i voti) di Forza Italia, non è mai stato un mistero. Chi vivrà vedrà.