I dati romani danno una dimensione tutta particolare al risultato delle europee. Almeno nell’urbe, il centrodestra è praticamente un monocolore. Fratelli d’Italia è il primo partito con il 28,98%. Nel 2019, precedenti europee, il dato segnava 8,70%, ovvero 20 punti in meno. Alle amministrative 2021 Fdi si fermò a quota 17,42%.
Dentro Lega e Forza Italia c’è grande delusione. Il partito di Salvini si ferma al 4,27%, contro il 25,78% del 2019. Flessione anche rispetto alle comunali, dove la Lega si era fermata al 5.93%. Chi fa meglio delle comunali è Forza Italia, passando dal 3.59% al 4,44%, percentuale comunque più bassa del 2019. Dalla campagna acquisti degli azzurri ci si aspettava decisamente un apporto maggiore. I forzisti riescono invece a malapena a sopravanzare la Lega e sono lontanissimi, da Fratelli d’Italia. Difficile, per non dire impossibile, sedersi con una minima velleità al tavolo delle trattative per le future amministrative romane. Lo stesso dicasi per la Regione Lazio, dove le pretese forziste rischiano di non ottenere grandi risultati.
CENTROSINISTRA IN RISALITA
Il Partito democratico raccoglie il 27,73. Alle scorse europee, quando a livello nazionale guidava Nicola Zingaretti, a Roma era al 30,62%. Il dato è però migliore delle comunali 2021, dove il Pd raccolse il 16.38% che sommato alla civica Gualtieri, diventava il 21%. Avs sfonda quota 10%, attestandosi per ora poco sopra all’11%. Numeri che non si vedevano dai tempi di Nichi Vendola e Sinistra Ecologia e Libertà. Numeri che inevitabilmente porteranno a delle discussioni in Campidoglio. Il M5S supera la soglia del 10% con il 10,59. Nel 2019, scorse europee, la percentuale era del 17,58%. Simili i numeri delle scorse comunali, quando la lista M5s raccolse l’11%, con la civica Raggi a salvare le percentuali della sindaca uscente. Tracollo per Azione. La lista di Carlo Calenda si ferma al 4,38%. Alle scorse europee non c’era, ma alle comunali 2021, pur in tandem con Italia Viva, era il primo partito con il 19,06%. Italia viva, presente con la lista Stati Uniti d’Europa supera di poco il 4%.