L’Anac affonda Palmerini e per l’amministrazione Celentano arriva una prima pesante battuta d’arresto. L’Anticorruzione aveva iniziato una serie di verifiche sulla nomina di Lorenzo Palmerini a presidente del Cda di Abc, l’azienda speciale del Comune che, come sappiamo, gestisce il servizio di igiene urbana nel capoluogo pontino. Nel mirino eventuali profili di inconferibilità e incompatibilità nel ruolo che Palmerini ricopre da oltre un anno per conflitti di interessi in relazione ad altri due incarichi del professionista: il primo quello di curatore fallimentare della Latina Ambiente, e il secondo legato al rapporto di consulenza professionale con Rida Ambiente, titolare dell’impianto tmb ad Aprilia dove il comune di Latina conferisce rifiuti urbani indifferenziati. Ieri la decisione di Palmerini di lasciare anche per una forma di correttezza nei confronti dell’amministrazione.
Determinante anche l’interrogazione in merito presentata dal capogruppo di Per Latina 2032, Nazzareno Ranaldi.
TEMPI STRETTI PER LE NUOVE NOMINE
Lorenzo Palmerini, 58 anni, nativo di Cittaducale (Rieti) e da sempre residente a Latina, aveva già maturato esperienza nelle consulenze e nella gestione di società anche nel settore ambientale, non ultimo ricoprendo il ruolo di curatore della fallita società Latina Ambiente. Il professionista, con provate competenze, inoltre, ha prestato consulenza per la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nel corso della XVI Legislatura.
Ora il sindaco Matilde Celentano dovrà avviare una nuova selezione di professionisti. Se tutto dovesse andare così, i tempi però dovranno essere celeri: Palmerini infatti lascerebbe in uno dei momenti più delicati della vita di Abc e dello stato della raccolta differenziata in città. Il Consiglio comunale deve infatti approvare nelle prossime settimane il nuovo piano industriale, con i cassonetti intelligenti e i cassoni condominiali per il centro storico, e il conseguente nuovo Piano economico e finanziario 2025. Ad ogni modo il vero nodo sarà la sempre più probabile trasformazione della società in una Multiservizi.
INDAGINE PENALE
Ma la società Abc è nel mirino anche della Procura di Latina. Ieri il colpo di scena nell’inchiesta nei confronti dell’azienda speciale dei rifiuti, con le misure cautelari. I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale hanno dato esecuzione, coadiuvati dai comandi territoriali dell’Arma, a una misura cautelare interdittiva emessa dal gip di Latina. L’operazione è stata eseguita nelle province di Latina, di Frosinone, Potenza e Modena. La misura disposta dal gip del tribunale di Latina riguarda la sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio nei confronti di tre funzionari dell’Azienda per i Beni Comuni: l’ex direttore Silvio Ascoli; Paola Del Mastro, responsabile amministrativa dell’area gare e acquisti; Stefano Berna, responsabile del settore officina. Un’altra misura di divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione ha colpito invece quattro imprenditori indagati. In entrambi i casi le misure interdittive hanno durata di 12 mesi. Le persone coinvolte nell’inchiesta sono a vario titolo indagati per turbata libertà degli incanti, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio e frode in pubbliche forniture.