Al Vinitaly di Verona in programma dal 10 al 13 aprile, la Ciociaria e il Lazio saranno protagoniste con le loro cantine. In collaborazione con Arsial ed Excellence, la Regione Lazio parteciperà con 58 aziende vitivinicole tra cui 7 ciociare e 8 pontine.
Un padiglione di oltre 1.800 mq con scenografie dedicate alle bellezze naturali e paesaggistiche del cinque province laziali: Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo. Non solo, sui tre lati del padiglione sarà possibile ammirare i 38 scorci dedicati a Isola del Liri e Ponza, al Colosseo, Casperina e la Foggeta dei Monti Cimini. Anche 6 produttori di olio nei 150 mq al Sol&Agrifood.
Difatti, come sottolineato dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, “Ci sarà, oltre al padiglione di 1.200 metri quadrati tutto dedicato al vino, anche un o spazio ulteriore di 150 metri quadri per l’olio, il tutto nella meravigliosa cornice scaligera del cortile del Tribunale nel pieno centro della città di Romeo e Giulietta”.
Ricca di appuntamenti questa tre giorni veneta presentata questa mattina a Roma dall’assessore regionale all’Agricoltura, Promozione della filiera e della cultura del cibo Enrica Onorati, al Turismo Valentina Corrado e alla Transizione Ecologica Roberta Lombardi, insieme al presidente di Arsial, Mario Ciarla Enrica Onorati.
“Felicissima di tornare a Verona dopo due anni con un numero così ampio di aziende, a testimonianza della grande perseveranza che hanno avuto nonostante il duro periodo della pandemia, e un ricchissimo calendario di appuntamenti, che farà vivere in città e in Fiera il bello e il buono che la nostra meravigliosa regione ha da proporre – ha detto l’assessore Onorati -. Secondo i dati ISTAT/Qualivita l’export del vino made in Lazio è cresciuto del +20.4% rispetto al 2020, per un valore economico di poco meno di 83milioni di euro, un dato significativo non solo dal punto di vista economico ma anche come cartina tornasole di un settore che è cresciuto non solo in termini di quantità ma anche e soprattutto di qualità”.
“Il Lazio è una terra da scoprire anche attraverso i suoi sapori e prodotti – ha fatto eco la Corrado -. Le nostre eccellenze raccontano ciò che siamo, affascinano al di là dei nostri confini, permettono di vivere esperienze uniche e personalizzate. Per questo, enogastronomia e turismo sono un binomio unico, uno strumento di promozione turistica fondamentale. In questo racconto fascinoso le realtà produttive rappresentano esempi virtuosi e ricoprono un ruolo chiave nel processo di narrazione dell’offerta turistica della destinazione Lazio”.
“La filiera del vino e tutto il comparto enogastronomico rappresentano non solo il fiore all’occhiello del Made in Italy ma anche una componente importante della sfida della transizione ecologica: riconvertire in chiave sostenibile le filiere produttive e premiare metodi virtuosi come il biologico. Per questo a Vinitaly saremo presenti con i prodotti dei nostri Parchi regionali ‘Natura in campo’, il marchio della Regione Lazio concesso agli agricoltori che coltivano i propri prodotti con pratiche ecosostenibili nelle aree naturali protette” ha poi aggiunto Roberta Lombardi.
“Vinitaly è l’occasione per presentare al mondo le eccellenze e i sapori pregiati dei nostri vini. Come Regione Lazio – continua l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Startup e Innovazione, Paolo Orneli – abbiamo implementato il finanziamento a sostegno delle manifestazioni fieristiche e per l’internazionalizzazione delle nostre aziende produttrici.
“La riapertura del Vinitaly dopo due anni di stop è un segnale forte di ottimismo e fiducia nella ripartenza per le nostre aziende vinicole del Lazio e per tutto il sistema del vino. Seppure in un contesto internazionale molto difficile, c’è una volontà diffusa di investire sulla qualità, la crescita e la promozione dei prodotti e le etichette del nostro territorio. Lo dimostra il numero di aziende che saranno presenti in fiera in linea con l’ultima edizione pre-crisi e l’impegno concreto, anche da parte di Arsial, a promuovere questa partecipazione e sostenerne lo sviluppo futuro” ha commentato Mario Ciarla, presidente di Arsial.