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Al voto per le Regionali, elezioni un po’… Primarie

Licandro Licantropo
Sfida fino all’ultima preferenza domenica 12 febbraio dalle 7 alle 23 e lunedì 13 dalle 7 alle 15, momento in cui verrà eletto il nuovo presidente della Regione Lazio e i 50 consiglieri. La legge elettorale non prevede il ballottaggio, ma solo il primo turno e vince chi ottiene anche un solo voto in più.
Febbraio 8, 2023
Francesco Rocca e Alessio D'Amato, candidati alla presidenza della Regione Lazio

E’ ancora Francesco De Angelis il capo indiscusso del Partito Democratico in Ciociaria? Qual è la forza di Massimo Ruspandini in Fratelli d’Italia? Nicola Ottaviani non ha rivali nella Lega? A queste domande risponderanno i voti e le percentuali delle ormai vicinissime elezioni regionali. Più di un qualunque congresso serviranno a far capire chi comanda davvero. Saranno delle vere e proprie primarie, per partiti e coalizioni.

PD E FRATELLI D’ITALIA

Nel Partito Democratico l’operazione principale sarà contare le preferenze di Sara Battisti, Libero Mazzaroppi e Andrea Querqui da una parte e di Antonio Pompeo, Annalisa Paliotta e Alessandra Cecilia dall’altra. In questo modo si avrà un’idea precisa di quanto contano Pensare Democratico e Base Riformista. Naturalmente la sfida tra Sara Battisti e Antonio Pompeo per ottenere un seggio in consiglio regionale sarà una specie di “superbonus”. Alla vigilia di un congresso importante, non si tratta di aspetti secondari. Per nulla.

In Fratelli d’Italia anche i muri sanno che Daniele Maura è il fedelissimo dei fedelissimi di Massimo Ruspandini, parlamentare al secondo mandato e coordinatore provinciale del partito. Le preferenze di Maura testeranno la leadership di Ruspandini, che però ha deciso per l’operazione “squadra forte”. Costruendo una lista nella quale tutti possono giocarsi il seggio: Antonello Iannarilli, Gabriele Picano, Alessia Savo, Nadia Belli e Simona Castagna. Significa che Ruspandini ha messo al primo posto la crescita del partito. Non tutti lo avrebbero fatto e in ogni caso anche queste regionali stanno facendo emergere il progressivo radicamento di FdI nel territorio ciociaro. La percentuale della lista farà capire fin dove può arrivare il partito di Giorgia Meloni in Ciociaria.

LEGA E FORZA ITALIA

Pasquale Ciacciarelli si aspetta le rielezione alle prossime Regionali: è il consigliere uscente e il responsabile provinciale dell’organizzazione del partito. Non avrà problemi sulle preferenze, ma la Lega dovrà raggiungere il quorum necessario per far scattare il seggio. O in prima battuta o con i “resti”. Ciacciarelli confida nel sostegno del deputato e coordinatore provinciale Nicola Ottaviani, che lui e Mario Abbruzzese hanno appoggiato fortemente alle politiche. Nella lista del Carroccio ci sono due fedelissimi di Ottaviani: il consigliere provinciale Andrea Amata e il consigliere comunale di Frosinone Francesca Chiappini. I quali, in teoria, sono in “ticket”.

La mancata elezione di Ciacciarelli potrebbe rappresentare un problema per Nicola Ottaviani. Dai voti di Frosinone si capirà quali sono state le indicazioni dell’ex sindaco del capoluogo. Complicatissimo (ma non impossibile) per Forza Italia eleggere un consigliere regionale, traguardo sempre raggiunto nelle precedenti occasioni. Oggi però le percentuali degli “azzurri” non sono quelle di un tempo. In lista c’è Rossella Chiusaroli, commissario provinciale: al suo risultato guarda Claudio Fazzone, leader regionale e senatore. Il consigliere provinciale Gianluca Quadrini vuole arrivare primo, ma dovrà vedersela con Giuseppe Sacco e Samuel Battaglini (vicino al senatore Maurizio Gasparri). Le preferenze dei singoli determineranno gli equilibri. In attesa delle future strategie sulle comunali di Ferentino, Anagni e Fiuggi.

REGIONALI LAZIO: CINQUE STELLE E TERZO POLO

Il seggio da consigliere regionale se lo contenderanno Loreto Marcelli (uscente) ed Enrica Segneri (ex deputata). Il Movimento Cinque Stelle non si appassiona alle preferenze, ma si concentra sempre e soltanto sul voto di opinione. Parte con la certezza di essere il terzo partito in Ciociaria (dietro Fratelli d’Italia e Pd), ma sotto sotto spera di arrivare alla medaglia d’argento. Il sorpasso nei confronti del Partito Democratico sarebbe clamoroso.

Nel Terzo Polo è facile pronosticare un importante risultato personale del sindaco di Isola del Liri Massimiliano Quadrini. Oltre a questo però bisognerà vedere dove si fermerà la percentuale di Azione e Italia Viva e come saranno distribuiti i voti sul territorio. I responsabili provinciali Antonello Antonellis (Azione), Valentina Calcagni e Salvatore Fontana (Italia Viva) dovranno decidere cosa vuole fare il Terzo Polo in Ciociaria. Finora si è limitato al ruolo di sparring partner del Pd, non riuscendo a dare una propria impronta né alle politiche né alle provinciali. Inoltre soprattutto Antonellis non ha mai considerato altre ipotesi, per esempio un dialogo con il centrodestra in alcune realtà. La conseguenza è stata che chi era arrivato con entusiasmo e voglia di fare (Alessandra Sardellitti), è andato via.

In questo modo il Terzo Polo è assolutamente ininfluente in provincia di Frosinone. Naturalmente ci sarà un orizzonte più ampio e il campo progressista dovrà essere ricostruito dopo il congresso del Partito Democratico. Si dovrà capire quali saranno le alleanze. Se con il Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte o se con il Terzo Polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi. Oppure se il Pd deciderà di riprendere il vecchio filo conduttore del centrosinistra, smettendo di rincorrere alleati che hanno come unico obiettivo quello di svuotarlo.

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