Questa sera alle ore 21 presso il largo “Girone” di Alatri, si svolgerà la veglia di preghiera in ricordo di Thomas Bricca, il 19enne ucciso con un colpo di pistola in testa e per il quale ancora non c’è traccia degli assassini. Oltre al ricordo di Thomas, anche una preghiera in memoria di Emanuele Morganti, assassinato nel 2017 ad Alatri e di tutte le vittime di violenza.
Il vescovo Ambrogio Spreafico, aveva già annunciato durante il corso dei funerali, celebrati venerdì scorso nella cattedrale di San Paolo di Civita, la volontà insieme agli altri sacerdoti, di pregare per Thomas sul luogo in cui è stato ucciso. In quell’occasione, il vescovo, aveva accennato alla violenza che pervade la nostra quotidianità, invitando tutti i presenti al confronto con gli altri, alla ricerca della pace interiore e a scostarsi da ogni sentimento feroce e aggressivo. Perché, come da lui osservato: “Nessuno si salva da solo”.
Alatri, una statua per Emanuele Morganti
La città non dimentica. Emanuele Morganti è sempre nel cuore degli alatresi, come in quello di tutti i ciociari. Gli amici e la sorella hanno organizzato per sabato 18 febbraio alle ore 10.30 (il giorno del compleanno di Emanuele ndr.) nel parco giochi di Tecchiena Castello, un memoriale in cui verrà svelata una statua che, come ha spiegato la sorella Melissa, rappresenta “mio fratello seduto su una panchina”. Per rispetto di Thomas Bricca, la famiglia di Emanuele, fa sapere che non ci sarà nessuna “festa”, ma verrà rimandata, in accordo con l’amministrazione comunale di Alatri, alla prossima primavera. Presenti anche i due parroci di Tecchiena, Don Giorgio e Don Luca. La statua è stata voluta dagli amici del giovane tecchienese, che avevano avviato una raccolta fondi già prima del Covid. Lo scultore dell’opera è Stefano Ilvenni, artista beneventano, che l’ha realizzata a grandezza naturale.
Thomas Bricca, il papà Paolo: “Ancora nessuna giustizia”
Paolo, il papà di Thomas, intervistato da Rai 2, ha raccontato come stia trascorrendo dei giorni di immenso dolore: “Ho il cuore spezzato, il male che si prova è indescrivibile. Abbiamo aspettato giorni prima di poter seppellire mio figlio, ora viviamo un altro calvario in attesa che ci venga data una risposta, che i responsabili vengano assicurati alla giustizia. Spero che le indagini accelerino, chi sapeva quanto accaduto ha già parlato con le forze dell’ordine, non capisco cosa si stia aspettando. Voglio fare un appello a chi ha ucciso mio figlio: consegnativi e pentitevi”.
GUARDA QUI IL COMMOVENTE CORTOMETRAGGIO CHE IL REGISTA CLAUDIO TOFANI HA DEDICATO A THOMAS