Centro storico ostaggio di una Ztl da tempo al centro di aspre polemiche in quanto dalla maggior parte della popolazione, se non da tutta, ritenuta inutile e dannosa. Perniciosa soprattutto per quelle attività commerciali che strenuamente tentano di resistere e di restare aperte e che invece da tale provvedimento sono gravemente danneggiate.
La Ztl in questione – dall’Amministrazione in carica voluta, difesa fino all’inverosimile e addirittura ampliata quasi a dispetto, in spregio di tutti e tutto e a mo’ di sfida alle critiche, riguarda l’intero centro storico di Alatri, una zona già da anni soggetta ad un progressivo ed inarrestabile spopolamento che ne ha fatto una sorta di landa desolata.
Il varco, con tanto di spietate telecamere (gemelle di quelle, ancora più temibili e tristemente famose, posizionate a presidio del semaforo di Tecchiena), è situato a Porta San Pietro, l’accesso ineludibile per entrare nel centro storico della cittadina ernica. Tale Ztl quest’anno è attiva tutti i giorni dalle 20.30 della sera alle 6 del mattino successivo ed ha già mietuto parecchie vittime.
Tutto legittimo e a norma di legge, per carità, come anche nel caso di Tecchiena. Ma le domande che tutti si pongono e che rivolgono al sindaco Cianfrocca e alla sua maggioranza sono molte: a cosa serve una Ztl così concepita in una città il cui centro storico, come detto, da anni è avviato ad un lento ma costante declino? A chi giova tale limitazione del traffico se tutti ad Alatri sanno che in quelle ore lì in centro le macchine in transito si possono davvero contare sulle dita al massimo di due mani? Quali effetti positivi può produrre in assenza di massicce quantità di veicoli di passaggio? Perché l’Amministrazione Cianfrocca continua a difenderla e a non revocarla laddove basterebbe un minimo di buon senso per capire che questa “benedetta” Ztl sta provocando solo danni?
Sono infatti sotto gli occhi di tutti i tanti effetti negativi causati e che aumentano di giorno in giorno: nelle ore in cui la Ztl è attiva, infatti, il centro storico si trasforma in un lugubre deserto frequentato da pochi gatti randagi in cerca di cibo; ma soprattutto sta creando danni irreparabili alle attività commerciali, specie a quelle operanti nel campo della ristorazione, che, raggiungibili solo attraverso la strada che parte da Porta San Pietro, lamentano danni economici ingenti, visto che la maggior parte dei possibili clienti, mancando nella cintura a ridosso del centro adeguati parcheggi, preferiscono sempre più spesso altre mete.
Il grido di dolore dei titolari si è più volte alzato forte fino al Palazzo, nelle cui stanze, tuttavia, a nessuno sembrano stare a cuore le loro sorti. E allora, cosa fare? Una marcia? Una serrata? Una protesta eclatante? In realtà, basterebbe poco: il sindaco Cianfrocca farebbe bene a prendere atto del fallimento di tale “genialata” e a fare marcia indietro cospargendosi il capo si cenere e magari anche chiedendo scusa ai danneggiati per i problemi e i danni arrecati con una protervia senza eguali.
Seguiremo con attenzione l’evolversi della situazione, soprattutto in considerazione del fatto che con l’estate gli operatori della ristorazione che lavorano nel centro storico speravano in un aumento delle entrate e non in una loro diminuzione a causa di una Ztl che non piace proprio a nessuno, Anzi, no: ad una persona sì, al sindaco Maurizio Cianfrocca!