Arriva dai tricolori primaverili una suggestione davvero particolare. Eh sì, perché di enfant prodige il nuoto azzurro ne ha sfornati un bel po’. Dal baby Colbertaldo alla Pilato, passando per Paltrinieri, Detti, Martinenghi, Ceccon e compagnia bella, ci siamo abituati ad avere giovani capaci di riscrivere tabelle dei record fin dalla più tenera età.
Stavolta però parliamo davvero di una “ragazzina”, una studentessa delle scuole medie, appena 14enne. La veneta (pensate un po’, proprio veneta) Alessandra Mao ha infatti messo in fila tutte le avversarie nella gara che più di ogni altra tocca l’immaginario collettivo degli appassionati azzurri. Proprio in quei 200 stile libero che Federica Pellegrini ha corso da protagonista assoluta per tutta la sua lunga carriera, è arrivato infatti l’acuto della giovanissima veneziana, che ha timbrato un 1’58″86 davvero sbalorditivo, se pensiamo che il suo record del 2024 era 4″ più alto. Già in vasca corta però la baby prodigio del nostro nuoto aveva mostrato cose incredibili, tanto nei 100 che nei 200 stile.
Ora ha conquistato il minimo per i campionati Europei di categoria ma anche un posto nella 4 X 200 ai prossimi mondiali assoluti.
E’ ovvio che i “passaggi intermedi” siano indicativi e non già determinanti, ma certamente la giovane Mao ha posto le premesse per una carriera di primissimo piano. Alla sua età Federica, la divina, impiegava circa un secondo in più. Questo significa tutto e niente, ma certamente dà l’idea di che tipo di prestazione abbia fornito ieri ai Primaverili la giovanissima Alessandra, che ora è la quattordicesima di sempre in Italia. Veneziana per nascita, vive a Mogliano, in provincia di Treviso e frequanta, come detto, la terza media.
Dai 100 rana maschili è arrivato un buon 59″16 di Martinenghi, una delle stelle conclamate del nuoto azzurro. La nota davvero curiosa però è che nella finalina il meno conosciuto Viberti ha timbrato un clamoroso 59″04, ponendosi anch’egli sotto i riflettori.