Con qualche giorno d’anticipo, rispetto alla data di festa (10 agosto), si è ripetuto anche quest’anno il prodigio della liquefazione del sangue di San Lorenzo custodito da secoli in un’ampolla nella chiesa di Santa Maria ad Amaseno.
L’annuncio del prodigio è stato dato dal parroco Don Italo Cardarilli durante la novena di domenica sera, ma già sulla pagina Facebook ‘Amaseno Parrocchia’, la notizia era stata anticipata con un eloquente post: “Anche quest’anno si e’ ripetuto il prodigio, il sangue si e’ sciolto. Evviva San Lorenzo!!!”
Il prodigio del sangue che da solido – solitamente un grumo che giace per il resto dell’anno sul fondo dell’ampolla che lo racchiude – diventa liquido e fortemente colorato di un rosso rubini, avviene ogni anno in occasione della festività di San Lorenzo e della novena che viene dedicata al Santo. Dopo la celebrazione della festa, il liquido torna a raggrumarsi.
San Lorenzo fu condannato a morte dall’imperatore romano Valeriano e arso vivo. I suoi carnefici, però, ne raccolsero il sangue che ora sarebbe custodito in quell’ampolla di vetro che da oltre 8 secoli è custodita nella collegiata gotica di Santa Maria ad Amaseno.