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Anagni e la formula vincente di Natalia per la continuità

Licandro Licantropo
La conferma del sindaco e della coalizione di centrodestra favoriscono un avvio senza problemi della nuova amministrazione. Tutto come da copione al primo consiglio comunale. Il lavoro del sindaco facilitato dalla rinuncia di Fratelli d’Italia al secondo assessorato e dal passo indietro di Donatello Cardinali a favore di Valentina Cicconi
Giugno 16, 2023
Il Sindaco Daniele Natalia, la giunta e la nuova maggioranza del Comune di Anagni

È proprio vero che in politica le vittorie hanno l’effetto di un potente toccasana. Ricordate tutte le polemiche, i malumori, le previsioni controverse che non davano Daniele Natalia in grado di ricomporre una coalizione in grado di imporsi alle amministrative della Città dei Papi?

La netta vittoria al ballottaggio dopo l’affermazione del primo turno ha di colpo fatto dimenticare, alla maggioranza anagnina, un anno vissuto pericolosamente. Su una giostra che in molti hanno visto girare troppo velocemente probabilmente a causa della caratura degli avversari. Prima di tutto Alessandro Cardinali. E poi Danilo Tuffi (leggasi Franco Fiorito). Che nessuno poteva sottovalutare in partenza ma che si sono dovuti arrendere, insieme a Luca Santovincenzo, alla forza della squadra di Natalia messa su nell’ottica di una filiera promettente e risultata decisiva alla prova dei fatti, con governo e regione.

Ieri è stato il giorno del sindaco che si gode il suo successo personale ma anche di tutti quelli che hanno contribuito alla sua affermazione. A partire da Riccardo Ambrosetti, recordman di preferenze di Fratelli d’Italia, che ha visto premiata la sua scelta di schierarsi senza remore a fianco del sindaco per tutta la durata della legislatura soprattutto quando la barca sembrava in balia delle onde di un’opposizione che faceva incetta di scontenti e delusi del centrodestra. Al vicesindaco, che ieri si è dimesso da consigliere provinciale,  sono andate le deleghe alla manutenzione, viabilità, verde pubblico, edilizia scolastica.

Ha voluto subito dimostrare il suo senso di responsabilità e quello del partito rinunciando ad ogni pur legittima pretesa in ordine al secondo assessore (che per i numeri della lista dei meloniani ci stava tutto) ottenendo senza problemi la riconferma del collega Davide Salvati alla guida dell’assise comunale (eletto tra l’altro anche con il voto in più, rispetto a quelli previsti, di Luca Santovincenzo). Stesso senso di appartenenza e lungimiranza politica dimostrati da Donatello Cardinali (Identità anagnina). Il secondo degli eletti, vera rivelazione della tornata elettorale appena conclusa, a cui sarebbe naturalmente spettato un posto in giunta ha deciso di intestarsi una delle “quote rosa” indicando nel governo cittadino Valentina Cicconi (con cui Cardinali si era presentato in tandem alle elezioni) che si occuperà di demanio, patrimonio, project financing. Nel segno della continuità le altre nomine. Quella di Carlo Marino (Cuori Anagnini): cultura, turismo, spettacolo, bilancio e tributi e Vittorio D’Ercole (Lega) a cui sono andate urbanistica, politiche abitative e case popolari, ambiente. L’altra donna della giunta sarà Anna De Lellis (Idea Anagni) che si occuperà di servizi sociali e promozione dei prodotti tipici. Per lei è prevista una staffetta al femminile per tutta la durata della legislatura (dovrebbero alternarsi una volta ogni anno) con Chiara Stavole (Forza Italia).

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