Migliaia di imprese senza liquidità, cantieri fermi, lavoratori e famiglie in grave crisi economica. E’ questo lo scenario che il presidente di Ance Frosinone, Libero Angelo Massaro, delinea dopo che il governo ha deciso lo stop di tutte le cessioni di crediti e il divieto di acquisto per le Pubbliche amministrazioni, fatto salvi gli interventi già avviati
Ance Frosinone, la decisione del governo per evitare ulteriore debito pubblico
La norma è stata inserita nel decreto in materia di crediti fiscali, con lo scopo di evitare ulteriore debito pubblico e bloccando, di fatto, la facoltà degli enti pubblici (Regioni, Province e Comuni) di acquistare i crediti incagliati derivanti dai bonus edilizi. Mentre per ora il Governo non ha deciso in merito al mercato dei crediti fiscali legati ai lavori edilizi.
Una notizia – hanno detto dall’Ance – che ha colto di sorpresa tutto il sistema Ance già in allarme per il protrarsi di una situazione di stallo che sta mettendo in ginocchio l’economia di interi territori visto il coinvolgimento di tutta la filiera dell’edilizia motore insostituibile del mercato interno
La nota del presidente Massaro
“L’iniziativa di alcune Province e Regioni Italiane, finalizzata ad acquisire i crediti di imposta delle Imprese edili derivanti dal Superbonus – ha ricordato Massaro -, aveva aperto nuovi spiragli per le molteplici aziende rimaste senza la possibilità di monetizzare i propri crediti”. Un esempio da adottare anche a Frosinone e nel Lazio per il presidente dell’Ance ciociara poiché, in tal modo “si stavano facendo carico di risolvere un’emergenza sociale ed economica sottovalutata dalle amministrazioni centrali, senza aver individuato ancora una soluzione strutturale”.
Massaro spiega: “In questo modo migliaia di imprese rimarranno definitivamente senza liquidità e i cantieri si fermeranno del tutto con gravi conseguenze per le famiglie. Infatti l’Esecutivo starebbe per inserire nel decreto legge sul Pnrr una norma che di fatto bloccherebbe la facoltà degli enti pubblici di acquistare i crediti incagliati derivanti dai bonus edilizi”.
“Spero che si tratti di un errore – ha detto invece la Presidente dell’Ance nazionale, Federica Brancaccio -. Non posso credere che il Governo pensi di fermare il processo di acquisto dei crediti da parte delle Regioni senza prima aver individuato una soluzione strutturale che eviti il tracollo. E’ da ottobre che aspettiamo di capire come si pensa di risolvere una situazione che è diventata drammatica: non ci rendiamo conto delle conseguenze devastanti sul piano economico sociale di una decisione del genere”.