Anche Musetti si arrende: a Shangai saranno quarti senza italiani

Non è stato favorevole ai colori azzurri il mille di Shangai, caratterizzato da un elevatissimo numero di ritiri. All’appuntamento con i quarti di finale non ci saranno infatti tennisti italiani ed è un’eccezione alla regola di una stagione che ha visto ovviamente in Sinner, a dispetto della pausa forzata, il nostro super-alfiere.
Il ritiro del numero 2 del mondo, avvenuto nel corso del terzo set contro Griekspor, aveva lasciato in eredità a Musetti e Darderi il compito di tenere alto il tricolore. Dopo che il carrarino si era aggiudicato il derby, toccava infine a lui cercare un visto per i quarti che avrebbe in buona sostanza confortato una tendenza evidenziata per tutta la stagione.
Contro Aliassime però Lorenzo non è riuscito ad offrire una prova degna delle sue migliori performance sul cemento. Il canadese ha vinto di misura il primo set, mentre nel secondo ha infilato addirittura cinque game consecutivi dopo un 2-1 iniziale per Musetti.
Purtroppo sulle superfici veloci contro giocatori di pari grado solo di rado il toscano riesce a tirar fuori l’acuto, prigioniero di un gioco che risulta un po’ troppo conservativo per quel tipo di terreno.
Un sorriso in chiave azzurra è invece arrivato dal mille femminile di Wuhan, nel cui contesto Jasmine Paolini ha prevalso, in rimonta e non senza fatica, sulla Yuan, che aveva portato a casa il primo set 6-3.
Questi risultati rilevano soprattutto in chiave Finals. Per Musetti la situazione è ancora abbastanza  favorevole, perché l’ottavo posto nella Race è ben saldo e va detto che il forfait probabile di Djokovic potrebbe liberare un posto utile anche per il nono della classifica. Jasmine per suo conto sta lottando alla pari con Rybakina e per ora è lei a poter gestire un piccolo margine attivo. Ovviamente Jannik Sinner difenderà nel maschile il suo titolo avendo già da tempo staccato il pass per Torino.
Guardando un po’ oltre il recinto azzurro,  da segnalare la sorprendente affermazione di Rinderknech ai danni di Lehecka, mentre De Minaur ha regolato in due set il sorprendente Nuno Borges. Al termine di una battaglia strenua, Daniil Medvedev ha sconfitto il terribile baby Tien, prendendosi la rivincita delle due recenti (e certamente particolari nelle modalità) battute d’arresto contro il giovane statunitense.