Ci sono circa duecentomila cittadini del Lazio privi di medico di base. E delle quattro province laziali, il record dell’assenza dei camici bianchi una volta detti ‘della mutua’ spetta alla Ciociaria. Partiamo da quello che dovrebbe essere il fabbisogno di dottori cui chiedere l’impegnativa per questa o quell’altra prestazione o la ricetta per il farmaco contro le emorroidi. Fino a quattro anni fa i medici del Lazio erano 5mila. Ora sono mille in meno e, con la pensione alle porte, 300 di essi appiccheranno il camice al chiodo. Risultato: nei prossimi tre anni si prefigura per la nostra regione un buco di 120 medici di famiglia. Che sarà difficile, per non dire impossibile, colmare fa sapere allarmato l’Ordine dei Medici di Roma.
Lasciamo stare Roma, dove la situazione è semplicemente disastrosa. Gettando un occhio sulle altre province si nota che per Latina si cercano 114 medici di cui 4 con vincolo di apertura nel comune di Sermoneta e nei comuni di Pontinia, Sabaudia e Sonnino. Due dottori servirebbero anche a Tuscania e Canino, nel viterbese dove c’è un’esigenza complessiva di 53 camici bianchi. Il record di fabbisogno tuttavia riguarda la provincia di Frosinone dove di cerusici di famiglia ne occorrerebbero 72 di cui sei con obbligo di apertura dello studio medico ad Alatri, 6 a Frosinone, 5 a Ferentino e Isola del Liri, 4 a Ceccano, 3 a Paliano e Serrone. A Rieti di professionisti di medicina generale ne servirebbero 5 per il comune capoluogo, 10 per tutta la provincia. Trovarli!