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Andrea Turriziani: bisogna tornare a una gestione condivisa della città

Redazione
Andrea Turriziani è un politico, in passato consigliere comunale della città capoluogo, cresciuto nel mondo scout e professionalmente impegnato come consulente e promotore finanziario con un importante gruppo finanziario internazionale. E’ sposato, papà di due figli. Rivendica con orgoglio la sua formazione scout e la passata militanza nella Democrazia Cristiana. Da tempo Andrea ha scelto di impegnarsi nel Partito Democratico a fianco del presidente della Provincia Antonio Pompeo. Torna in campo per sostenere la candidatura di Memmo Marzi e anche per ribadire la distanza dalla gestione accentrata dell’attività comunale da parte di Nicola Ottaviani
Giugno 6, 2022
Andrea Turriziani, candidato al consiglio comunale con la lista Michele Marini, a sostegno di Domenico Marzi sindaco

Cosa ti ha spinto ad accettare una candidatura nella Lista Marini a sostegno di Domenico Marzi?

L’amore per Frosinone. Io sono innamorato della città nella quale vivo, nella quale vorrei che vivessero i miei figli e mi auguro anche i figli dei mie figli. Ecco questa è una città che negli ultimi dieci anni si è fermata. Dove non c’è più nessun tipo di speranza per il futuro e dove nello stesso periodo abbiamo perso oltre cinquemila abitanti. Penso che sia necessario invertire la rotta e che Domenico Marzi e Michele Marini siano le persone adatte per farlo. Insieme ad una nuova classe dirigente che metta mano agli errori commessi dall’amministrazione di Nicola Ottaviani.

Perchè Frosinone dovrebbe decidere di cambiare?

Perché Frosinone negli ultimi dieci anni è stata completamente abbandonata. Non si è programmato nulla. Solo sporadiche iniziative e spesso del tutto scollegate tra di loro. C’è bisogno adesso di un’idea vera di città. Qualcosa che assomigli il più possibile ad un quadro compiuto. Un puzzle dove mettere insieme e al loro posto tutti i pezzi. Soltanto una nuova amministrazione può fare questo. Quella di Ottaviani, nella quale Mastrangeli aveva un ruolo rilevante, è stata un fallimento. E lo vediamo perché non c’è un’opera pubblica finita e completata. Lo stadio, tutti lo sanno, è la realizzazione di un privato. Restano piccoli ed irrilevanti interventi del tutto scollegati con il resto della città.

I toni della campagna elettorale sono stati piuttosto blandi. I 5 candidati hanno tenuto sostanzialmente un profilo molto basso. Colpa di una città dove una vera comptrapposizione forse non è mai esistita?

I toni della contrapposizione e del confronto sono spariti in questa città durante l’era Ottaviani. Il sindaco, nel bene e nel male, ha monopolizzato il dibattito e quel poco di “politica” che rimaneva in città. Questo è stato un male. Il consiglio comunale è stato spogliato del suo ruolo. Basta chiedere in giro. In città consiglieri ed assessori, mai come in queste due legislature, non li conosce nessuno. Conoscono solo Ottaviani. Ora questa parentesi è finita, speriamo per sempre. C’è bisogno di tornare alla partecipazione, di ragionare condividendo idee e progetti. Tornando ad una logica contrapposizione tra destra e sinistra. Noi abbiamo un’idea del sociale in cui nessuno debba rimanere indietro, loro ne hanno una in cui c’è una parte di società che va premiata ed un’altra abbandonata. Questa è una città che ha bisogno di dare risposte. Soprattutto ai giovani che in questi anni non hanno esitato a scegliere di andare a studiare e a lavorare altrove.

Per farli tornare e soprattutto per bloccare questo esodo dobbiamo rendere appetibile e attraende il nostro capoluogo, tornando a programmare e ad investire.

Qual è l’opera che metteresti al centro di un tuo impegno per la città?

Se verrò eletto consigliere comunale mi batterò come è giusto che sia per dotare di molti più fondi l’assessorato ai servizi sociali affinchè si possano aiutare e meglio più cittadini. 

Penserò inoltre al decoro della nostra città. Frosinone ha bisogno di essere riqualificata perchè non le manca nulla per essere un bellissimo capoluogo. L’incuria, la disattenzione e la superficialità dell’amministrazione Ottaviani hanno provocato ovunque disordine e bruttezza. Basti pensare alle erbacce che crescono liberamente in ogni angolo. Non c’è traccia di una pista ciclabile che abbia un inizio e una fine. Tutti interventi spot per dare l’impressione che è stata fatta qualcosa. Ma senza nessun tipo di cucitura con il tessuto urbano. Si potrà dare finalmente un’anima a Frosinone facendo un’opera seria di ricucitura dei diversi quartieri sempre più scollegati tra di loro. Il mio obiettivo è far ricominciare a crescere la città portandola prima a cinquantamila e poi a sessantamila abitanti. Solo così riusciremo a fermare l’emorragia dei giovani che vanno via…

E se vogliamo favorire la natalità non possiamo non pensare ai bambini. Quindi attenzione agli asili nido e riapertura della ludoteca comunale. Due strutture indispensabili per dare un segnale alle giovani coppie. La giunta Ottaviani si è completamente dimenticata dei bambini.

Quale partito voterai alle politiche. E perchè?

Sono un democristiano, sono un europeista convinto, sono per la socialità, sono per aiutare chi ha di meno, sono per aiutare chi ha idee e deve essere sostenuto per realizzarle. Oggi quindi voto Partito Democratico, il partito che più di tutti rappresenta questi valori. In futuro penso che il Campo Largo torni a rappresentare quello che era la Democrazia Cristiana. Mi auguro possa essere una specie di Dc 2.0. Un partito che sappia guardare a tutti, non lasciare indietro nessuno, premiare chi merita ed è capace di creare lavoro e opportunità per gli altri. Più che per chi voto dico chiaramente che non voterò mai sovranisti e populisti.

Giugno 6, 2022

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