Una follia che potrebbe costare carissimo al ciclista ciociaro Antonio Tiberi. Il 21enne nato a Frosinone e professionista con la Trek-Segafredo ha sparato e ucciso un gatto a San Marino. Non un gatto qualunque, bensì quello di Federico Pedini Amati, ministro del Turismo della Repubblica di San Marino.
Secondo quanto si apprende dal Corriere della Sera di oggi e dalla Gazzetta dello Sport, il campione del mondo a cronometro della categoria Juniores a Harrogate nel 2019, lo scorso 21 giugno avrebbe voluto provare una carabina ad aria compressa prendendo la mira e sparando dalla propria finestra.
«Il mio intento – ha dichiarato Antonio Tiberi al giudice – era semplicemente misurare la capacità di tiro dell’arma, tanto che ho preso di mira un cartello di divieto…ammetto anche di avere (altrettanto stupidamente e incoscientemente) provato a colpire un gatto… e con mia sorpresa l’ho effettivamente colpito… non avevo nessuna intenzione di uccidere l’animale, anzi ero convinto che l’arma non fosse letale».
Il codice penale di San Marino punisce «con l’arresto di secondo grado o con la multa chiunque sottopone gli animali a strazio o sevizie … ovvero senza necessità li uccide». In Italia Tiberi però avrebbe rischiato di più. Queste le parole del ministro del Turismo, Federico Pedini Amati, al Corriere della Sera: «Non dava fastidio a nessuno. Non si può sparare a un animale domestico e cavarsela con 4.000 euro di multa».