Un video di sei minuti su Instagram per dare l’addio al tennis. Non sarebbe poi nemmeno così originale, in un’epoca in cui i social sono secondi solo al respiro e alle esigenze primarie. L’eccezionalità dell’evento è data dall’identità della protagonista: è Ashley Barty, attuale numero uno al mondo.
E il ritiro fa ancor più rumore in relazione all’età dell’australiana, 25 anni. Nel pieno della maturità agonistica, da oltre 100 settimane al primo posto della classifica WTA, “Ash” dice basta agli allenamenti estenuanti, ai continui viaggi in giro per il mondo, dove il circuito chiama. Agli appuntamenti con la gloria, con le sfide intriganti, con i dollari in palio e la gente osannante per un tennis bellissimo oltreché incisivo, Barty non si presenterà più.
L’attende la normalità, che potrà essere una normalità dorata, visti i suoi lauti guadagni. Forse la sfida più difficile da vincere era proprio questa: assecondare la voglia di essere una normale ragazza 25enne, lontana dai riflettori, dalle copertine e dalle pressioni che genera l’essere una numero uno. Aveva già lasciato il mondo del tennis da adolescente, per praticare il cricket, ma poi tornò alla sua passione originaria, con risultati straordinari. Sulla sua leadership nel tennis femminile attuale davvero non c’è contraddittorio: col tramonto delle formidabili sorelle Williams, il suo dominio rischiava di essere incontrastato. Troppo incostanti le possibili rivali, capaci di exploit straordinari e di crolli inattesi.
Sabalenka, Swiatek, Andrescu, Krejcikova, Halep cercavano invano di prendersi il primo gradino del podio, sul quale restava salda la giovane australiana, capace di vincere Parigi, Wimbledon e solo due mesi fa anche l’Open di casa sua. Il suo gioco era unico, fatto di tocchi sublimi, di variazioni e di chiusure a rete implacabili e spettacolari. In un contesto di “bombarole” da fondo campo, lei rappresentava una magnifica eccezione. Quanto le costasse in termini di concentrazione mantenere questo livello non è dato saperlo, ma aver detto basta a 25 anni perché “estenuata” è già una risposta. Chi di noi non ha mai provato un pizzico di sana invidia, guardando un protagonista del dorato mondo del tennis, cui la sorte ha riservato capacità non comuni, celebrità e guadagni oltre ogni immaginazione? Eppure questa ragazza australiana, toccata dalla grazia tennistica, ha compiuto il percorso inverso, arrivando a desiderare una vita senz’altro palcoscenico che il sole del mattino. Via le regole rigorose legate all’alimentazione, agli allenamenti quotidiani, agli impegni con gli sponsor e a tutto ciò che ruota intorno a un numero uno.
A volte è bello essere uno dei tanti, passeggiare senza firmare autografi, fermarsi davanti a una vetrina e sentire sulla pelle il vento tiepido che annuncia la primavera. Ashley ha deciso così.
