Ormai imminenti le nomine dei nuovi vertici di tre Asl e due Aziende ospedaliere del Lazio. Avviate già le procedure per il commissariamento dell’Asl di Latina, Policlinico Tor Vergata, Ospedale San Giovanni Addolorata, Asl Roma 2 e Asl Roma 5. A Latina, l’attuale DG Silvia Cavalli andrà a scadenza alla fine di marzo.
RUMORS
L’idea che alla fine ha prevalso è stata quella di procedere con i commissariamenti e le relative nomine man mano che gli incarichi degli attuali direttori generali andranno in scadenza. E alcune di queste sono ormai imminenti. Su Latina si registra l’ascesa nel borsino del toto-commissario di Pino Ciarlo, attuale direttore sanitario degli ospedali di Terracina, Fondi e Formia oltre che del Distretto Latina 4.
C’è quindi il tassello di Tor Vergata, con alla guida Giuseppe Quintavalle nominato lo scorso anno anche commissario straordinario dell’Asl Roma 1. A sostituirlo potrebbe essere Carlo Gaudio, fratello dell’ex Rettore de La Sapienza nonché ordinario e primario di Cardiologia in quella stessa Università.
A fine mese scadrà anche l’incarico di Tiziana Frittelli al San Giovanni. Il suo posto potrebbe essere preso da Maria Paola Corradi, direttore generale dell’Ares 118. In scadenza anche Giorgio Casati all’Asl Roma 2. Un caso a parte riguarda poi l’Asl Roma 5, il cui direttore generale Giorgio Giulio Santonocito ha anticipato l’uscita per andare a dirigere l’Aou G. Martino di Messina. Il posto vacante potrebbe essere occupato da Daniela Donetti oggi alla guida dell’Aou Sant’Andrea.
CARDIOCHIRURGIA AL GORETTI
In attesa di capire chi prenderà il posto dell’attuale manager sanitario, a Latina si dovrà cominciare a lavorare per rendere l’ospedale Goretti un autentico Dea di II livello. E le buone notizie non mancano. Grazie al sostegno della Regione Lazio sarà attivato il servizio di Cardiochirurgia. Sul piano operativo mancherebbe davvero poco per l’avvio dei lavori. Sarà la Sala Operatoria Ibrida, ad ospitare gli interventi di cardiochirurgia. Occorre solo l’attivazione di un macchinario per la circolazione extracorporea. Si porrà semmai il problema dei posti letto di ricovero ordinari. “Gli attuali 17 posti letto di medicina d’urgenza torneranno all’area chirurgica e una quota di questi potrà essere utilizzata per la cardiochirurgia” ha affermato la direttrice generale dell’Asl Silvia Cavalli. Sarà poi necessario avere posti di terapia intensiva cardio-chirurgica. “Sempre nell’ambito dell’ampliamento di posti di terapia intensiva finanziati dal DL 34, che hanno ricevuto un adeguamento economico nel mese di dicembre dalla giunta regionale, attiveremo anche 14 posti letto di Rianimazione che saranno ospitati al primo piano dove oggi c’è il laboratorio analisi, che nelle sue parti di specialistica salirà al sesto piano dove i lavori sono quasi terminati” ha aggiunto la Cavalli. Tempi tecnici: 18 mesi. Al termine dei quali l’ospedale Goretti avrà tutti i requisiti necessari per poter attivare la cardiochirurgia.