Fondi per l’assistenza domiciliare e per il trasporto pubblico nei comuni. La giunta regionale del Lazio ha varato ieri due importanti provvedimenti che mettono a disposizione ingenti risorse.
Assistenza domiciliare, sul bando 541 milioni euro per aumentare le prestazioni
Per quanto riguarda l’assistenza domiciliare, attraverso il “Piano Operativo Regionale”, sono disponibili ben 541 milioni di euro “per il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata (ADI) e lo sviluppo della telemedicina, attuando una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari”. Lo stanziamento, per 383.175.903 euro provenienti dal Pnrr e per 158.884.872 euro dal decreto legge 34/2020, ha l’obiettivo di aumentare le prestazioni rese in assistenza domiciliare per prendere in carico il 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni entro 2026.
La strategia e gli obiettivi
“Il raggiungimento di tale obiettivo – spiegano dall’Esecutivo guidato dal presidente Francesco Rocca – è possibile attraverso alcune azioni di “sistema” che coinvolgono sia le aziende sanitarie che il quadro di indirizzi sviluppato dalla Regione Lazio”.
Tra tali azioni sono previste: “la centralizzazione a livello aziendale del processo di segnalazione, presa in carico e valutazione del servizio stesso. Attualmente i singoli distretti socio-sanitari hanno processi e procedure differenti. L’omogeneità dei processi e delle procedure rappresenta la condizione per inquadrare su ampia scala la domanda, gestire in modo migliore le condizioni di accesso e valutare i servizi erogati in modo unitario; la riduzione degli accessi al Pronto Soccorso al fine di evitare ricoveri non adeguati, attraverso l’individuazione precoce nei setting territoriale ed ospedaliero dei soggetti eleggibili ad un percorso di cure domiciliari; la riduzione delle ospedalizzazioni, sviluppando risposte alternative a domicilio; le dimissioni protette dalle strutture di ricovero, assicurando la continuità dell’assistenza al domicilio, attraverso percorsi “rapidi” di presa in carico precoce; l’organizzazione di un modello multicanale di erogazione delle cure a domicilio che associ l’erogazione in presenza a quella a distanza.
In tale prospettiva, il coordinamento degli interventi sulla persona e sul contesto dovrà beneficiare dei processi di integrazione che la Casa della Comunità consente di mettere in campo. La “casa come primo luogo di cura” significa favorire l’implementazione di soluzioni tese a migliorare la gestione della presa in carico e la programmazione dell’assistenza domiciliare dei pazienti fragili e cronici; la presa in carico del paziente, assicurando tramite i servizi di telemedicina il costante monitoraggio di parametri clinici, al fine di ridurre il rischio d’insorgenza di complicazioni in soggetti a rischio o affette da patologie croniche; il miglioramento della qualità di vita percepita del paziente, delle famiglie e dei caregiver, attraverso interventi di educazione terapeutica per una più efficace risposta/autogestione dei bisogni assistenziali”.
Per il trasporto pubblico 62 milioni ai comuni (e non c’è Roma)
Per quel che concerne invece il trasporto pubblico, le risorse messe in campo sono pari a oltre 64 milioni di euro, in favore dei Comuni del Lazio, ad eccezione di Roma Capitale. Le stesse serviranno anche a finanziare lo schema di convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel quale sono destinati 20 milioni di euro al fine di acquistare due navi veloci per il collegamento pubblico locale marittimo, lacustre e fluviale.
L’assessore ai Trasporti della Regione Lazio, Fabrizio Ghera, ha sottolineato: “I Comuni del Lazio potranno contare sulle risorse per il funzionamento dei trasporti, migliorando e potenziando un servizio essenziale per i cittadini e i turisti. La Regione Lazio è impegnata quotidianamente per invertire la rotta sul comparto, partendo dal rilancio della società regionale Cotral con un occhio vigile sulle linee e sul parco mezzi nelle città e nei piccoli centri”.