Un ‘via libera’ a nuove assunzioni e promozione di personale che appare sospetto. Una procedura avviata a ridosso della campagna elettorale per le elezioni politiche del prossimo 25 settembre e per le consultazioni regionali che si terranno tra pochi mesi.
Nel mirino dell’opposizione finisce la delibera con cui la Giunta regionale del Lazio guidata da Nicola Zingaretti ha dato l’ok, a fine dello scorso mese di luglio, al piano di fabbisogno del personale per l’annualità 2022 della società Lazio Innova, società in house della Regione Lazio, partecipata anche dalla Camera di Commercio di Roma, con competenze sulla promozione, sostegno e incentivazione dell’innovazione, del credito e dello sviluppo economico.
Il piano approvato dall’esecutivo regionale prevede 18 nuove assunzioni per una spesa di 950.000 euro e progressioni orizzontali e premialità ai già dipendenti per 136.000 euro.
A dare fuoco alle polveri della polemica è però il tempismo con cui tale decisione è stata presa, con l’avvio dell’iter per assunzioni e promozioni proprio a ridosso delle elezioni per il Parlamento che si terranno il prossimo 25 settembre e per l’elezione del presidente della regione e il rinnovo del consiglio regionale nei prossimi mesi.
Una tempistica tanto ‘dubbia’ e sospetta, che il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Massimiliano Maselli, ha chiesto allo stesso Governatore Zingaretti se non sia il casi di revocare quella delibera di approvazione di assunzioni e promozioni e magari riproporla dopo le imminenti tornate elettorali, a maggior ragione ciò, visto che lo stesso presidente della Giunta regionale è candidato in prima persona quale capolista del Pd nella circoscrizione Lazio 1 per la Camera dei deputati, Plurinominale 01 e visto che le stesse elezioni regionali si terranno ormai a breve.
“Procedere all’assunzione di nuovo personale ed a progressioni di carriera a ridosso delle elezioni che vedono direttamente impegnato Zingaretti – ha detto Maselli – pone seri problemi di opportunità politica e solleva non pochi dubbi etici”.
Ma problemi per questa ‘operazione’, che punta ad ingrassare l’organigramma della società in house a pochi giorni dall’apertura delle urne, li hanno sollevati anche i sindacati interessati che puntano il dito contro l’assenza di coinvolgimento in tutti i momenti decisionali.
Le sigle sindacali, infatti, hanno lamentato l’assoluta mancanza di partecipazione, trasparenza, chiarezza sia da parte della Regione sia da parte dei Lazio Innova nelle fasi di valutazione e analisi che hanno condotto alla redazione del piano di fabbisogno del personale e alla successiva decisione di assumere nuovo personale. “Un atteggiamento – sottolinea Maselli – che alimenta il dubbio sulla delibera di fine luglio, la quale pare emanata a fini puramente elettoralistici”.
Da qui, pur riconoscendo che Lazio Innova dal 2009 attende una rivisitazione e potenziamento della propria pianta organica e più risorse per il personale, è partita la richiesta formale al Governatore-candidato Nicola Zingaretti ed agli assessori competenti in materia (Claudio Di Berardino, Lavoro e Paolo Orneli, Sviluppo economico) di revocare l’atto contestato.
