“La scelta dalla maggioranza consiliare del sindaco Pietro Volante di ricondurre il Comune di Atina all’interno del Consorzio industriale del Lazio rischia di rappresentare l’ennesimo sperpero di denaro senza ottenere alcuna contropartita”. Il gruppo consiliare di minoranza ‘Atina Bene Comune’ (ABC) critica aspramente il provvedimento assunto nell’ultima seduta della massima assise dalla squadra di governo che ha inteso revocare la deliberazione assunta dalla precedente maggioranza di fuoriuscita dal Cosilam (oggi fuso nel nuovo Consorzio industriale del Lazio) e aderire nuovamente all’ente di sviluppo industriale.
Nel 2020, proprio “Atina Bene Comune”, che con il sindaco Adolfo Valente era alla guida della cittadina a decidere di abbandonare il consorzio: “sorvolando sulla mancanza di stile nel ‘revocare’ una delibera di consiglio – hanno annotato da ABC – va sottolineato il notevole esborso di quote associative che il Comune di Atina ha dovuto sostenere nel corso degli anni di partecipazione al consorzio, circa 60.000 euro, senza che nulla fosse stato fatto dal Cosilam, né per il territorio di Atina, né per l’intera Valcomino, tant’è – ricordano da “Atina Bene Comune” – che, per questo motivo, ci fu una levata di scudi da parte dei sindaci valligiani a cui seguì una promessa di un incontro programmatico da tenersi ad Atina, ma mai concretizzato”.
Il gruppo di minoranza, inoltre, contesta che si torna ad aderire al Consorzio senza aver minimamente appurato se il nuovo ente abbia programmato proposte progettuali recanti concreti benefici per Atina e la Valle di Comino.
“in consiglio comunale, abbiamo chiesto chiaramente al sindaco Volante se ci fossero progetti per Atina, ma la risposta avuta è stata molto fumosa e inconcludente. Abbiamo votato contro la scelta di revocare la fuoriuscita dall’ente industriale – dicono gli oppositori – anche perché ora c’è il concreto rischio che, rientrando nel consorzio, al Comune venga richiesto il pagamento anche delle rate arretrate (2021 e 2022) per 7.480,00 euro annui”.
La delibera sulla segreteria comunale
Critiche dal gruppo di minoranza ABC anche in merito alla scelta del sindaco Volante di revocare l’incarico al segretario comunale in carica per nominarne uno di suo gradimento. Un’operazione complicata anche dal fatto che la segreteria comunale di Atina è gestita in convenzione assieme ai comuni di Supino e San Biagio Saracinisco.
“Le ragioni dello scioglimento della convenzione – dicono gli oppositori – sembrano essere essenzialmente volte a dare il benservito all’attuale segretario comunale. E non ha nessun senso aver voluto approvare una nuova convenzione con il solo comune di San Biagio per il nuovo incaricato. Si tratta di una convenzione “al buio”, ovvero senza che si conosca né chi sarà il nuovo segretario, né quanto ci vorrà perché diventi operativo.
Questo poiché si dovranno attendere le delibere di scioglimento degli altri comuni interessati, e procedere al bando per la ricerca della nuova figura di segretario comunale per i comuni di Atina e San Biagio Saracinisco, con tempi sicuramente lunghi e possibilità di successo incerti, e con grave sofferenza della macchina amministrativa, almeno per Atina che conta più di quattromila abitanti”.
