Giorgia Meloni che balla la “pizzica” a margine del G7 in Puglia, Elly Schlein che durante la sfilata del Gay Pride a Roma si scatena sul carro quando Annalisa canta Mon Amour. Il tocco femminile in politica fa la differenza anche in queste piccole cose. I momenti di leggerezza e di divertimento servono a far capire che non esiste soltanto il rigido e grigio protocollo.
Il presidente del consiglio e leader di Fratelli d’Italia e la segretaria nazionale del Pd sono le uniche ad aver vinto davvero la tornata delle elezioni europee. Vedremo se il crollo verticale di Giuseppe Conte porterà ad un cambiamento di leadership pure nei Cinque Stelle: circola il nome di Chiara Appendino.
Intanto si aspettano ancora i dati finali delle europee nella circoscrizione Centro, dopo una settimana. Mancano all’appello preferenze, voti e percentuali di 78 sezioni di Roma. Non pochissime. Non ci saranno sconvolgimenti nell’attribuzione dei seggi e neppure nelle classifiche dei partiti. Ma potrebbero determinarsi dei cambiamenti nell’ordine di arrivo. Per esempio nel Partito Democratico. Sia il segretario regionale Daniele Leodori che il deputato Claudio Mancini stanno attendendo. Questione di qualche giorno ancora. Qualcuno però dimentica che nel 2024 i dati delle elezioni dovrebbero essere ufficiali in tempo reale.
Alla Regione Lazio Forza Italia sta solamente aspettando il momento giusto per chiedere il rimpasto di giunta. Il coordinatore regionale Claudio Fazzone lo ha già sollecitato dopo l’adesione di Pino Cangemi, che ha portato il gruppo degli “azzurri” a 7 consiglieri, che salgono a 8 se si considera anche l’intergruppo con Nazzareno Neri (Noi Moderati). La Lega è rimasta con un solo esponente: Laura Cartaginese.
Fazzone aveva fatto riferimento ad almeno un assessorato, il che vuol dire che gli “azzurri” potrebbero perfino rivendicare due posizioni. Il Carroccio non è intenzionato a cedere e Claudio Durigon lo farà presente a Francesco Rocca. Ma il punto sono i “numeri”, che in politica conta sempre. Specialmente quando viene meno l’unità ferrea della politica. Tra Forza Italia e Lega questo elemento non c’è più da tempo e i consiglieri Angelo Tripodi e Pino Cangemi hanno letteralmente sbattuto la porta quando sono usciti dal partito di Matteo Salvini. In particolare Tripodi da tempo ha messo sotto attacco l’assessorato di Pasquale Ciacciarelli. Francesco Rocca tutto vuole fare meno che aprire una vertenza di tipo politico nel Lazio, con possibile effetti a cascata nei Comuni, tra i quali Frosinone. Ma in questo momento è davvero complicato azzardare delle previsioni.
Nel Partito Democratico si aspetta il giorno del passaggio ufficiale della componente maggioritaria di Francesco De Angelis in AreaDem di Dario Franceschini e Daniele Leodori. Poi si penserà al congresso provinciale: il mandato del segretario Luca Fantini scade tra un mese e mezzo. Francesco De Angelis vuole avere chiari i nuovi equilibri. Lo stesso obiettivo ha Sara Battisti. Non necessariamente si arriverà ad una congresso di sfida, probabile pure che gli equilibri verranno definiti a tavolino sulla base dei rapporti di forza. Ma un passaggio sarà ineludibile: i maggiorenti Democrat dovranno decidere da che parte stare, se con De Angelis o con la Battisti. Una situazione completamente nuova rispetto a poche settimane fa. Ma la politica è questa.