Dopo i risultati che hanno portato il candidato del centrosinistra Domenico Marzi e quello del centrodestra Riccardo Mastrangeli al ballottaggio a Frosinone, si prospetta ora una campagna elettorale al vetriolo. Come già scritto ieri nella rubrica Buongiorno Ciociaria, questa sfida sarà vinta dal più ‘cattivo’. La sfida che Domenico Marzi ha lanciato a Riccardo Mastrangeli per una faccia a faccia pubblico ha scatenato “l’ira” del candidato del centrodestra che accusa Marzi di non sapere nulla dei problemi della città.
L’invito di Marzi (rifiutato?) da Mastrangeli
“Apprendo con rammarico che il candidato Mastrangeli rifiuta di accettare il confronto in piazza, alla presenza dei cittadini – ha scritto Marzi in un post su Facebook -. Mi spiace che si eviti, evidentemente per timore, un dibattito pubblico sul futuro di Frosinone. Si getta la palla in tribuna parlando di ‘suggeritori’ e non del merito della questione: approfitto per ricordare a Mastrangeli, che in questo ballottaggio l’unico candidato non di Frosinone è lui. Dovrebbe ricordare quando, da candidato sindaco di Ferentino, ovvero la sua città, fu sonoramente sconfitto. Si può immaginare di diventare sindaco del capoluogo quando non si è riusciti a farlo nella propria città? Credo di no”.
La risposta al vetriolo di Mastrangeli a Marzi
“Il candidato del PD dice di volermi sfidare in pubblica piazza. Evidentemente, essendo già stato battuto al primo turno, di oltre 10 punti, confonde il confronto con un ring da boxe, amando perdere ai punti – ha commentato Mastrangeli -. In realtà nei cinque confronti che abbiamo avuto ha dimostrato di non sapere nulla della città, come quando ad Unindustria aveva proposto una delibera di Consiglio Comunale per l’area vasta e sono stato costretto, nell’imbarazzo dei presenti, a dargli “pubblicamente” la copia di quella che avevamo già approvato lo scorso anno. Piuttosto, il confronto, più che con lui, che dice sempre di essere stato costretto a candidarsi senza volerlo, sarebbe più utile farlo tra me ed i suoi suggeritori, Zingaretti, Buschini, Pompeo, Fontana e via dicendo, accomunati tutti dal passare da Frosinone solo durante le elezioni. Quello sì che sarebbe un confronto spettacolare”.