Le statistiche non sono tutto, ma spiegano e indicano senza alcuna approssimazione. Ieri Matteo Berrettini, battendo in due set Tommy Paul, non solo è approdato in semifinale al torneo del Queens, ma si è portato all’ottavo posto della graduatoria di tutti i tempi per percentuale di vittorie sull’erba. Con l’82,3% di successi ha scavalcato Boris Becker, che anche e soprattutto sull’erba ha costruito la propria leggenda. Matteo è “spalla a spalla” con i più grandi di sempre e potrebbe scalare ulteriormente la graduatoria su una superficie che esalta le sue doti peculiari, in particolare servizio e “beck”. Il rovescio tagliato, che su terra rossa è un colpo difensivo, sulla superficie “green” acquisisce pericolosità diversa e si trasforma a tutti gli effetti in un colpo d’attacco, o quantomeno preparatorio all’accelerazione decisiva. La classifica, pubblicata da “La Gazzetta dello Sport”, vede al comando re Roger Federer, con l’86,9% di vittorie, con McEnroe (85,8%) e Djokovic (85%) a completare il podio. Ovviamente anche per Nole ci sarà possibilità di ritoccare il dato già a partire dal torneo di Wimbledon, ormai alle porte. Ma lasciamo le statistiche e veniamo alle altre indicazioni del campo, che hanno mostrato un Matteo un po’ impacciato in avvio, ma bravissimo a cambiar rotta già nel primo set. La partenza lanciata di Paul, propiziata anche da grandi difficoltà in risposta di Berrettini, si è rivelata un fuoco di paglia e non ha retto al ritorno prepotente del romano. Meno determinante del solito il servizio, con Matteo limitatosi a 6 ace complessivi, ma solida e confortante la prestazione, in vista della semifinale con Van de Zandshulp, bravo a stroncare sul nascere le ansie di vittoria di Davidovich Fokina. Nell’altra semifinale in campo… la ex Jugoslavia, ovvero il croato Cilic ed il serbo Krajinovic. Ad Halle, nell’omologo torneo tedesco, ecco Medvedev-Otte e il più intrigante Kyrgios-Hurkacz, che questo pomeriggio si giocheranno i due posti in finale. In campo femminile, a Birmingham, si è arrestata ai quarti di finale la corsa della nostra numero 1, Camila Giorgi. Confermando il suo attuale stato di grazia, la brasiliana Haddad Maia ha prima completato vittoriosamente il match contro la polacca Magdalena French e poi ha seccamente sconfitto la marchigiana, che pure si era portata sul 3/0 a inizio confronto. Troppo fallosa Giorgi e troppo incisiva nei suoi turni di servizio la brasiliana, che specie da sinistra con la sua traiettoria mancina ha messo in grande imbarazzo Camila, abituata a rispondere forte ma stavolta costretta a contentarsi di spedirla (non sempre) dall’altra parte della rete. Ora per Haddad Maia c’è la Halep, mentre Zhang e Cirstea si giocheranno l’altra semifinale. Nel torneo di Berlino, che è un 500, semifinali senz’altro più nobili: Bencic-Sakkari e Jabeur–Gauff designeranno le due finaliste.