C’è un dato statistico rilevante nelle quattro gare del giovedì mondiale. Tutti i primi tempi si sono infatti conclusi sullo 0/0, a testimoniare in modo perentorio che vincere non è facile per nessuno. Ha iniziato bene il suo cammino il Brasile, squadra favorita del mondiale, che nella ripresa ha stroncato la resistenza di una buona Serbia. La copertina se l’è presa Richarlison, centravanti del Tottenham, autore di una doppietta impreziosita dal raro gesto tecnico che è valso il 2/0. Ad annacquare la gioia della torcida verdeoro è arrivata la botta alla caviglia subita da Neymar, uscito malconcio ed ora in dubbio per la prossima gara. I serbi hanno lasciato il campo sconfitti ma non ridimensionati e andranno a giocarsi la qualificazione nelle prossime due gare, consapevoli della propria forza. Fortunatamente per loro non tutti gli avversari si chiameranno Brasile. Ha faticato non poco il Portogallo di Cr7, che, dopo aver osservato la regola dello 0/0 primo tempo, ha sbloccato il match proprio con il suo campionissimo, abile a procurarsi e poi a trasformare un calcio di rigore. Gli africani hanno pareggiato dopo pochi minuti e c’è voluta una prodezza di Joao Felix, che stava per essere sostituito, a restituire il vantaggio ai portoghesi. Tenuto fuori dall’undici iniziale, il milanista Leao è entrato nel modo più fragoroso nel match, siglando quello che sembrava il gol della sicurezza. L’indomabile Ghana ha però saputo accorciare le distanze e minacciare fino al triplice fischio il successo portoghese. Ad aprire la giornata erano stati Svizzera e Camerun, che hanno dato vita ad un confronto equilibrato. A far saltare il banco è stato Embolo, su assist di Shakiri, in apertura di primo tempo, per quello che poi si sarebbe rivelato il solo gol della sfida. Non ci sono state reti invece nella gara tra Uruguay e Sud Corea, con i deludenti sudamericani incapaci di portare attacchi davvero incisivi, se si eccettua il colpo di testa di Godin che, a portiere battuto, ha mandato la sfera contro il palo della porta coreana. Per la Corea grande corsa e anche qualche apprezzabile verticalizzazione, per un pari meritato, che lascia aperto il discorso qualificazione. A differenza delle precedenti giornate, che avevano visto le cadute di Argentina e Germania, stavolta niente tonfi clamorosi. Se togliamo Portogallo-Ghana e il suo prolifico secondo tempo, nelle altre tre sfide sono stati segnati solo 3 gol complessivi. Non è un mondiale all’insegna dello spettacolo, almeno finora.
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