Infrastrutture più vicine. Per la bretella Cisterna-Valmontone siamo alla svolta. Nel terzo trimestre del 2025 verrà indetto il bando, il capitolato ed il disciplinare per la gara. I lavori inizieranno nel 2026. L’ingegner Antonio Mallamo sta predisponendo le misure che daranno di fatto inizio al conto alla rovescia per i cantieri. L’opera dunque è ormai alle porte. Un’infrastruttura di importanza strategica per l’area di Latina e per l’intera Regione Lazio, finanziata con 650 milioni di euro e rientra tra le opere commissariate dal Governo.
INFRASTRUTTURA STRATEGICA
Il tracciato ha un estensione di circa 35 Km, si innesta sull’asse Roma-Latina in località “Campoverde” (Aprilia) e termina sull’Autostrada A1 Roma-Napoli mediante uno svincolo di interconnessione autostradale in corrispondenza di Labico. Il percorso consente di legare finalmente l’Adriatico al Tirreno, realizzando un asse autostradale trasversale il cui impatto nella trasportistica inciderà notevolmente sull’intera economia, oltre a migliorare il trasporto su gomma sul piano della tempistica e della sicurezza.
Il tracciato si sviluppa nei comuni di Aprilia, Cisterna di Latina, Velletri, Artena, Cori, Lariano, Valmontone e Labico e prevede la realizzazione di una sezione autostradale di categoria A, costituita da due corsie per senso di marcia e corsia di emergenza. Per evitare congestionamenti, già presenti nei centri abitati interessati, sono previste varie opere: tangenziali, svincoli, miglioramenti di alcune strade provinciali. D’altronde non si tratta solo di un’infrastruttura di trasporto ma di un’opera che risponde alle esigenze reali di spostamento di persone e merci nel Lazio, in Italia e in Europa. Ed è il primo tassello verso un concreto ammodernamento e sviluppo per la provincia di Latina e le sue imprese. La mancata realizzazione dell’opera comporterebbe, infatti, oltre ad una sottrazione dei servizi uno sperpero di denaro pubblico consolidato in tutte le fasi effettuate sinora per rendere il progetto cantierabile, tra studi, ricorsi, revisioni del progetto e indizione di gare d’appalto che non possiamo permetterci.
Il rischio da evitare è quello di lasciare spazio a speculazioni politiche che pesano sui cittadini e lo sviluppo dei territori non meno dell’inerzia operativa che contraddistingue le istituzioni.
I NODI IRRISOLTI
Più nel complesso c’è un deficit infrastrutturale evidente nel basso Lazio e urge collegare questi territori con l’autostrada del Sole attraverso le trasversali di riferimento.
Pensiamo quindi non solo alla Fondi-Ceprano, ma anche alla Formia-Cassino, alla Pedemontana di Formia, ma anche alla 156 dei Monti Lepini.
Sarebbe opportuno legare l’Adriatico con un altro porto importante come Gaeta, e contemporaneamente collegare più velocemente le trasversali che collegano il territorio pontino con l’autostrada. Ugualmente bisogna migliorare l’assetto stradale a sud del capoluogo pontino. A cominciare dalla via Flacca che necessita di un potenziamento immediato. Il sistema viario di questa provincia è rimasto sostanzialmente fermo a 70 anni fa e mai come in questo momento diventa indispensabile rimettere in pista territori rimasti indietro sul piano infrastrutturale rispetto ad altri. Quindi il tema fondamentale e su cui bisogna concentrare gli sforzi è quello di dotare il Lazio intero di un sistema infrastrutturale capace di traghettarlo realmente nel terzo millennio. Per centrare questo obiettivo quindi occorre sostenere la modernizzazione della rete infrastrutturale e garantire l’accessibilità, lo sviluppo, la crescita economica e l’occupazione anche al basso Lazio ed in particolare della provincia di Latina, ovvero territori rimasti svantaggiati rispetto ad altri, per via di un deficit storico ed ancora lontano dall’essere colmato. Conseguentemente, è auspicabile che la sinergia fra l’Italia e l’Europa diventi un percorso obbligato per poter rendere efficiente e sostenibile tutto il sistema infrastrutturale del nostro Paese, un via indispensabile per migliorare la rete di collegamenti fra mercati e persone. Solo in questo modo si potrà determinare uno sviluppo maggiore ed una crescita più rapida della nostra economia