Buone notizie per i laziali (da intendersi come residenti di una determinata regione e non come tifosi della squadra di Lotito): nel Lazio, tutto sommato i quattrini in saccoccia ai cittadini non mancano. Parola di Bankitalia. La banca centrale in un report diffuso in questi giorni certifica che nel Lazio la ricchezza netta pro capite resta superiore alla media nazionale ancorché in calo rispetto ai livelli del 2010.
“Lo scorso anno la Regione ha registrato una rimbalzo del 6,3%, dopo il crollo del 2020 causato da lockdown e misure restrittive, leggermente inferiore al più 6,6% della media nazionale. Il Lazio ha avuto un effetto traino delle costruzioni, dal mercato immobiliare e degli investimenti pubblici, mentre ha risentito del maggior ritardo nella ripresa nei servizi, in particolare nel comparto turistico e della ristorazione. Non solo: per Bankitalia nel Lazio aumenta l’occupazione a tempo determinato, quella femminile e dei più giovani”.
A proposito poi di banche. Nel complesso del 2021 la dinamica dei prestiti alla clientela regionale nel Lazio ha mostrato una stabilizzazione, per effetto sia dell’attenuazione del calo dei finanziamenti alle imprese sia della crescita di quelli alle famiglie, dopo l’intensa riduzione che aveva caratterizzato i primi mesi dell’anno.
“La qualità del credito erogato alla clientela è solo lievemente peggiorata – rileva la Banca d’Italia nel suo rapporto sull’economia regionale – anche grazie alle misure di sostegno governative e alla flessibilità concessa nella classificazione dei finanziamenti. Il tasso di deterioramento è lievemente aumentato per le imprese, così come la quota di prestiti in bonis classificati in stadio 2. In prospettiva, la qualità dei prestiti al settore produttivo potrebbe risentire dell’aumento dei prezzi dei beni energetici; alla fine del 2021 alle aziende operanti in settori ad alta intensità energetica era ascrivibile, in regione, una quota di finanziamenti nettamente superiore a quella media nazionale, dice ancora Bankitalia, soprattutto per il peso del settore petrolchimico”.