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Campidoglio: approvato lo schema di bilancio, ora l’iter in Assemblea capitolina

Marco Battistini
Il bilancio consente all’Amministrazione di proseguire la sua azione in un quadro di risparmi, ed è per la giunta Gualtieri un punto di partenza per aprire uno stretto dialogo con il Governo, che affronti la cronica situazione di sotto-finanziamento di Roma Capitale
Dicembre 27, 2022
roma capitale- campidoglio- tasse non pagate-
Il palazzo del Campidoglio

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il vicesindaco e assessore al Bilancio, Silvia Scozzese, hanno presentato lo schema di bilancio previsionale di Roma Capitale approvato dalla Giunta in Campidoglio, che ora proseguirà l’iter istituzionale in Assemblea Capitolina.

Ora, ha sottolineato il sindaco, “è il momento di aprire un tavolo con il Governo”.

Lo schema di bilancio, riferisce una nota del Campidoglio, è stato approvato in un quadro di grave diminuzione delle risorse disponibili e di forte aumento dei costi delle materie prime e dell’energia. In particolare, pesano i 200 milioni in meno di imposte sugli immobili a causa della sentenza della Corte costituzionale che ha esteso l’estensione per la prima casa; i circa 60 milioni di entrate Irpef in meno a causa dei perduranti effetti della crisi economica successiva al Covid; gli 80 milioni ancora da recuperare rispetto agli anni pre Covid di imposte legate al turismo.

Sul fronte dell’aumento delle spese, invece, il bilancio sconta gli effetti dell’aumento, pari a circa 50 milioni, dei costi energetici. A fronte di tutto questo, i contributi addizionali statali ammontano a soli 25 milioni per Roma Capitale.

Per il 2023 il bilancio sconta uno scenario di minori entrate complessive pari a 337 milioni. In questo grave quadro, il raggiungimento dell’equilibrio di bilancio per il 2023 è quindi possibile solo grazie a entrate straordinarie, tra cui un emendamento alla Legge di Bilancio 2023 che consente a Roma Capitale di posticipare al triennio 2024-2026 il versamento di metà del contributo che il Comune è tenuto a versare per il solo 2023 alla Gestione Commissariale (100 milioni su 200).

Nel corso del 2023, inoltre, potranno essere raccolti i primi frutti dell’imponente sforzo di efficientamento e riorganizzazione del settore delle entrate già messo in atto dall’Amministrazione, attraverso interventi sulla digitalizzazione della riscossione, la riforma della riscossione della Tari, la sottoscrizione del protocollo di intesa con la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate, le iniziative di tax compliance, la riorganizzazione di Aequa Roma.

CAMPIDOGLIO, IL CONTENUTO DEL TESTO DI BILANCIO

Lo schema di bilancio consente, così, di garantire per il 2023 i servizi essenziali per cittadine e cittadini e conferma, in particolare, la grande attenzione al settore sociale e quella ai servizi di prossimità garantiti dai Municipi, ribadendo così l’impegno che sin dal suo insediamento l’Amministrazione ha dedicato ai bisogni dei cittadini, a partire da quelli più in difficoltà. Questo bilancio, che consente all’Amministrazione di proseguire la sua azione pur in un quadro di risparmi, è per la Giunta Gualtieri un punto di partenza per aprire uno stretto dialogo con il Governo, che affronti la cronica situazione di sotto-finanziamento di Roma Capitale.

LE PAROLE DEL SINDACO

“La situazione che abbiamo affrontato per il bilancio è stata difficile, per molti versi drammatica, causata dal forte aumento dei costi dell’energia e da un quadro di contesto che ha portato a una riduzione di entrate e a un aumento di spese che ci avrebbe costretto a ridurre in modo molto pesante i servizi erogati a Roma Capitale -ha spiegato Gualtieri– Noi abbiamo adottato importanti interventi di efficientamento della spesa, che si inseriscono nel nostro più ampio sforzo di riforma della governance, e in stretto dialogo con il Governo Meloni abbiamo lavorato a soluzioni di emergenza che fanno parte della Manovra nazionale per il 2023.

Ringrazio quindi l’esecutivo per questi interventi che hanno evitato tagli ai servizi fondamentali. Con questo bilancio siamo in grado di proseguire il nostro lavoro di trasformazione della città, con investimenti senza precedenti su settori come la casa e i servizi di prossimità, e non abbiamo toccato un euro sul sociale e sulla scuola.

“Adesso, è però il momento di aprire un tavolo con il Governo su Roma Capitale. Dobbiamo affrontare i problemi strutturali di grave sotto-finanziamento delle funzioni svolte dalla città – ha ammonito il sindaco – Serve un autentico contratto di servizio tra lo Stato e Roma, basato sull’entità dei servizi da fornire ai cittadini e sul suo ruolo di Capitale, che consenta un sostegno adeguato, misurato sulla base della capacità dell’Amministrazione di essere efficiente.

Noi abbiamo dimostrato di saper fare la nostra parte, con un buon bilancio che ci consente di andare avanti con la nostra azione, ma che ora rende ancora più urgente l’apertura di questo confronto”. ”Abbiamo compiuto uno sforzo organizzativo imponente e abbiamo già introdotto un importante adeguamento sul fronte delle entrate, per mettere il Comune in condizione di affrontare una situazione di grave difficoltà sul piano finanziario derivante dallo scenario nazionale e internazionale.

Resta, però, il fatto che le risorse destinate a Roma Capitale non sono in linea con il ruolo e la dimensione di Roma e con la necessità di garantire servizi essenziali e non comprimibili a una platea numerosissima e composita di beneficiari”, il commento del vicesindaco scozzese, che ha ringraziato “il Governo per questo confronto importante e costruttivo sulle proposte per completare una manovra di bilancio che ci consente per il 2023 di non far soffrire i servizi ai cittadini.

Ma questi rischi vanno urgentemente scongiurati per il 2024 e il 2025, all’interno di un dialogo che deve tenere conto delle caratteristiche di Roma e delle sue esigenze, alla luce di una situazione di sotto-finanziamento che resta intollerabile. È pertanto indispensabile che il governo nel corso del prossimo anno garantisca a Roma nella sua specificità un sistema stabile e adeguato di finanziamento dei servizi, nel quadro di un federalismo municipale moderno, maturo e in linea con il dettato costituzionale”.

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