Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato dal leader leghista, verserà nelle casse della Regione Lazio 43,9 milioni di euro. A sua volta, la giunta di centrodestra a trazione Fratelli d’Italia ne metterà altri 10, pescandoli tra risparmi e risorse inutilizzate negli anni passati. E così le oltre 47mila case popolari di proprietà verranno rigenerate, ma non solo. Intorno all’abitare si svilupperanno progetti di promozione sociale, ripristino del tessuto urbano, manutenzione straordinaria.
Obiettivo dell’accordo di programma è anche quello di recuperare il patrimonio pubblico e privato attualmente non utilizzato, oppure utilizzato meno del dovuto. L’assessorato alla casa del Lazio, inoltre, vuole rilanciare l’edilizia sociale (come già annunciato alcune settimane fa), con interventi che si rivolgano a famiglie che si trovano nella cosiddetta “zona grigia”: non abbastanza in crisi per chiedere un alloggio pubblico, ma nemmeno sufficientemente benestanti per accedere ad un mutuo.
NUMEROSE RICHIESTE
A Roma ci sono oltre 18mila persone che chiedono una casa popolare al Comune. Mille i nuclei più fragili. Di tutte queste risorse oltre 30 milioni verranno trasferite alla Regione Lazio su un conto corrente vincolato. Il 45% della cifra arriverà a seguito di una dichiarazione della Regione sullo stato d’avanzamento degli interventi ammessi a finanziamento. In sostanza l’ente regionale dovrà dimostrare di aver liquidato almeno il 30% delle risorse ai beneficiari stabiliti dall’accordo di programma siglato col MIT. Un altro 45% dopo che le liquidazioni saranno arrivate al 60%, la parte finale del 10%, quindi gli ultimi 3 milioni di euro quando l’avanzamento certificato sarà pari al 90%. “Stiamo lavorando con una delibera sui fabbisogni abitativi e su nuovi programmi di housing con la messa a disposizione di aree pubbliche. Ma la sfida non può essere lasciata solo al livello locale. Su questo da soli non ce la facciamo. Dobbiamo allora dobbiamo costruire un patto, con i cittadini, con i privati e con le altre istituzioni. Per mettere in campo politiche nazionali ed europee. E serve alzare lo sguardo. Lo dico al Governo e alla Regione. Ma anche alle categorie economiche e professionali”. Lo ha detto l’assessore capitolino all’Urbanistica Maurizio Veloccia aprendo l’incontro `Roma e la sua rigenerazione’ con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Serve, secondo Veloccia “reclamare una legge sulla rigenerazione urbana e serve un vero Piano casa, che non sia solo il condono di qualche tramezzo o la trasformazione di cantine in appartamenti o qualche deroga in più, ma che destini fondi, incentivi e risorse strutturali nel tempo per affrontare in una strategia di concorso pubblico/privato questa sfida. Che è una sfida decisiva per modernizzare e trasformare le nostre città, ma che se perdiamo, avrebbe impatti sociali ed economici devastanti”, ha concluso l’assessore.
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