Le polemiche sul caso Vannacci hanno alimentato il dibattito politico italiano nel weekend post ferragostano. Arriva dal Lazio ed in particolare da Latina una forte presa di posizione, dentro Fratelli d’Italia, e a favore della linea ufficiale del partito. Quella peraltro sostenuta dal responsabile organizzativo di FdI, Giovanni Donzelli.
TIERO STA CON DONZELLI
Enrico Tiero si è espresso sulla vicenda, schierandosi dalla parte della libertà di espressione. “Intendo sposare la linea dell’onorevole Giovanni Donzelli”, dichiara Enrico Tiero, vice portavoce regionale di FdI e presidente della commissione Sviluppo economico e attività produttive del consiglio regionale del Lazio. Il consigliere regionale inoltre specifica: “Io sono da sempre un tradizionalista. Sono per una famiglia formata da un uomo ed una donna”. Salvo poi aggiungere di non essere un nostalgico. “Sono un ex democristiano, che ha deciso di aderire a Fratelli d’Italia dal momento in cui la nostra leader e premier, Giorgia Meloni, ha aperto il partito al centro, durante la festa di Atreju del 2017. Su queste posizioni c’è identità di vedute dentro FdI, che vuole essere un partito conservatore, moderno, ma con forti radici tradizionaliste e cristiane”, afferma.
Per Tiero non c’è alcun problema sulle tesi sostenute dal generale Roberto Vannacci, perché “in un mondo libero si scrive ciò che si pensa e credo sia sacrosanto sottolinearlo sempre”. Ma va anche oltre: “Dev’essere consentito in un libro, scrivere le proprie idee, legate a profondi principi cristiani”. L’esponente di Fratelli d’Italia non ha dubbi: “Manca purtroppo la cultura liberale in questa sinistra”..
IL PRECEDENTE CHE SCOTTA
Sveliamo un segreto agli illiberali di ogni tipo: se attacchi o difendi solo in base alla condivisione nel merito, sei in una logica di guerra per bande. Altro che libertà. L’Esercito, che ha delle giuste regole stringenti, anche su sollecitazione del ministro Crosetto, ha fatto partire un esame disciplinare. Lasciamo che la questione venga decisa all’interno dell’ordine militare.
Enrico Tiero ha voluto sottolineare come nel passato, neanche troppo lontano, per un caso analogo a sinistra si è sostanzialmente taciuto. Perchè le frasi di Vannacci sono state pronunciate anche da un altro ufficiale, approdato in Parlamento con i dem. “Vorrei ricordare un altro particolare – ha evidenziato Tiero – a pensare che i ‘gay fossero inadatti per l’Esercito’, al punto da destinarli ad altri incarichi, è stato se non vado errato, un altro generale, che il Pd non solo non ha crocifisso in piazza ma ha addirittura promosso in Parlamento. Fu Walter Veltroni nel 2008 a volerlo prima capolista al Senato nella lista Pd e poi in commissione Difesa.
Eppure la sinistra non si scandalizzò, non chiese la destituzione dell’ufficiale. Anzi, lo premiò con un seggio in Parlamento. Dunque, cambiano i tempi, ma la sinistra dimostra di avere sempre la memoria corta”. Quel generale era Mauro Del Vecchio. Insomma, due pesi e due misure. Se certe cose le dice uno di destra, parte la gogna, se invece le dice uno di sinistra passa tutto in cavalleria.