«Da dirigente di partito e da attivista politica plaudo compiaciuta al segretario provinciale di FdI Massimo Ruspandini per come ha saputo riprendere in mano la situazione delle amministrative»: così oggi Angela Abbatecola, nella rosa dei quattro possibili candidati a sindaco per Fratelli d’Italia. «Ho posto la mia disponibilità a candidarmi a sindaco nella incrollabile convinzione che la politica sia principalmente spirito di servizio e sacrificio – aggiunge all’indomani del vertice nella federazione provinciale di cui abbiamo riferito ieri sera su queste pagine -. Ed è proprio per questo che ho condiviso in pieno la linea rinnovata di FdI individuata dall’ onorevole Ruspandini di riaprire il confronto all’ interno del centrodestra senza rivendicazioni sterili e di principio che rischiano di produrre una candidatura poco confacente alle esigenze e alle urgenze della città».
«Attendo quindi con fiducia – conclude – i lavori del tavolo politico certa che la candidatura che sarà individuata sarà il frutto di valutazioni che vanno verso la vita reale della città, verso il richiamo popolare che chiede ormai da tempo ascolto e condivisione».
Intanto l’avvocato Arturo Buongiovanni ha avviato ieri sera dagli studi di Teleuniverso la sua camagna elettorale, forte del documento di sostegno sottoscritto da Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Udc e da 4 liste civiche. «Voglio ringraziarvi di cuore per il sostegno che mi avete fatto arrivare ieri durante la trasmissione “A porte aperte” su Teleuniverso- posta oggi sui suoi profili social -. Come molti di voi avranno visto, rispondendo alle domande del direttore Alessio Porcu, ho avuto modo di raccontare cosa penso di Cassino e quali sono le ragioni della mia scelta di candidarmi a sindaco. Cassino è una città bellissima, ricca di storia, di tradizioni e di cultura, ma, sopra ogni cosa, è una città ricca di gente viva, operosa, appassionata e che sogna parlando al futuro. Ecco, se dovessi dirlo in due parole, direi che Cassino è una città che ama. Merita un sindaco che la ricambi».
Ma contro Buongiovanni giocano, non solo l’apertura di un tavolo provinciale del centrodestra che – chiesta dall’onorevole Ruspandini – potrebbe arrivare alla sintesi anche sull’avvocato e presidente del Movimento per la Vita ma pure no. Basti pensare all’investitura di fatto che da leader di FdI sembra ormai giunta per l’imprenditore Silvestro Petrarcone (anche qui un nostro servizio su queste pagine).
Intanto restano accesissime le proteste fra i primaristi e soprattutto fra i due rimasti che vanno alla consultazione con gazebo in città e nelle frazioni maggiori prevista per il 18 febbraio. Oggi a parlare è Giuseppe Sebastianelli che, in una nota, spiega come Buongiovanni sia tutto tranne che una scelta unitaria: «Nell’attuale momento politico di Cassino tra coloro che volevano creare un polo alternativo alla maggioranza di Salera c’è anche il sottoscritto che all’improvviso si è ritrovato in uno scenario da fantascienza, forse creato da qualche intelligenza artificiale. E così è questo il quadro che si presenta: un primarista che aggrega, come si dice, quattro partiti su cinque e scompone il gruppo dei cinque candidati alle primarie, due dei quali parteciperanno comunque domenica 18 febbraio alla consultazione, due che non parteciperanno più e uno che si è accomodato alla presentazione del candidato avanzato nelle ultime ore».
«E veniamo al candidato – aggiunge Sebastianelli riferendosi a Buongiovanni -, un primarista, ma solo se fossero stati rappresentati tutti i partiti, altrimenti a favore di alcuni partiti se ne aggrega quattro su cinque, anche se manca il partito che rappresenta a livello nazionale la percentuale più alta dei consensi. Nella sua conferenza stampa il primarista, partito in minoranza, utilizza, imitando un padre delle primarie, Leone, il nome dell’unità. Ma la desiderata unità dovrebbe rappresentare tutti, non solo quattro su cinque».
«Invece, che succede – si chiede Sebastianelli-? Il partito “semi primarista” ringrazia i primaristi e qui scatta l’applauso, perché riconosce il lavoro fatto da luglio a gennaio. Poi prende il pallone e va a giocare con i sostenitori dei cinque primaristi che voglio ricordare provengono dal campionato politico del 2019, da cui uscirono tutti sconfitti. Una parte coerentemente sostiene un semiprimarista, l’altra parte ha cambiato idea sulle primarie e si accontenta che non partecipi alle primarie, non conta il resto».
«Per quanto mi riguarda – conclude l’ex assessore -, voglio ricordare ai cittadini di Cassino che il 18 febbraio le primarie si terranno e si potrà votare nella frazione di Sant’Angelo in corso Trieste, nella frazione di Caira in corso San Basilio, in piazza Diamare al centro di Cassino, nell’Aula Pacis, dalle 9 alle 20. Sono fiducioso rispetto ad una grande e libera partecipazione per scrivere una bella pagina di democrazia, di libertà, di condivisione, di affetto verso chi dice una cosa e la porta a termine fino in fondo, senza aver paura del risultato espresso dai cittadini: Cassino è dei cittadini, i cittadini sono Cassino».