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Cassino, il consigliere Petrarcone si dimette e lascia l’Assise dopo 30 anni. I retroscena della decisione

Cesidio Vano
Luglio 13, 2023

A sorpresa, nel corso della seduta consiliare di ieri, il consigliere comunale di minoranza di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, già due volte sindaco della Città martire, ha annunciato le sue dimissioni dalla massima assise civica.

Lascia lo scranno in Consiglio comunale a pochi mesi dalle nuove elezioni comunali per onorare una promessa fatta all’amico e storico esponente socialista Luigi Russo, scomparso lo scorso anno, con sui si era impegnato a far entrare in assise il figlio Armando, primo dei non eletti nella stessa lista di Petrarcone. E infatti sarà proprio Armando Russo a subentrare in Consiglio, raccogliendo così due importanti eredità quella dell’ex primo cittadino – da 30 anni amministratore comunale nei vari ruoli – e quella politica del padre Luigi.

Ma dietro la decisione di Petrarcone c’è anche altro: c’è l’amarezza per il coinvolgimento – “per aver fatto una telefonata ad un amico” – nell’inchiesta ‘sisma bonus’ rispetto alla quale Petrarcone si ritiene completamente estraneo.

C’è la consapevolezza di non poter (o voler) ‘battere’ il record del padre Vincenzo, per 35 anni amministratore comunale di Cassino; c’è il disappunto, nonostante le dichiarazioni di disponibilità, per non essere stato coinvolto nelle scelte della maggioranza da un sindaco, Enzo Salera, che pure era stato assessore della sua giunta.

Petrarcone ha anche spiegato che le sue dimissioni erano state un’opzione già valutata e decisa, ma poi l’arrivo dell’avviso di chiusura indagini per quell’inchiesta, lo aveva consigliato di attendere, visto che lasciare proprio in quel frangente avrebbe potuto spingere a pensare ad una sua ammissione di colpa, che non c’è e non c’è mai stata, davanti ad accuse che i giudici in sede di riesame delle misure che hanno attinto altri soggetti coinvolti hanno valutato negativamente.

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