A seguito del sequestro da parte dei Carabinieri Forestali di parte dell’isola ecologica del Comune di Cassino (leggi qui https://www.politica7.it/cassino-sequestrata-lisola-ecologica-comunale-norme-non-rispettate-e-rischio-di-inquinamento-delle-acque/) per il concreto rischio di inquinamento ambientale in caso di forti piogge, Imma Altrui, responsabile organizzativa della Lega Cassino, interviene con una nota di censura verso l’atteggiamento dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Enzo Salera e anche nei confronti della ditta che ha ingestione il servizio di raccolta rifiuti e la stessa isola ecologica.
Già in passato, l’esponente leghista aveva chiesto informazioni e documentazione – non fornita – sull’appalto per i rifiuti a Cassino (leggi qui https://www.politica7.it/cassino-imma-altrui-fare-chiarezza-sullappalto-della-raccolta-rifiuti/) formulando dubbi sull’espletamento del servizio e segnalato il pessimo stato in cui versano alcune zone della Città martire ricoperte di mondizia abbandonata (leggi qui https://www.politica7.it/cassino-altrui-lega-la-citta-e-sporca-e-limmondizia-abbandonata-per-strade-e-piazze/).
Ora, dopo i sigilli apposti all’impianto di via Ponte a Cavallo, alla periferia della città, sottolinea: “Il sequestro di una parte dell’isola ecologica comunale gestita dalla De Vizia transfer è la chiara dimostrazione di quanto questa ditta non abbia i criteri per continuare a gestire il servizio di raccolta di rifiuti nella città di Cassino.
È inaccettabile – ha aggiunto l’epsomite politico – quanto evidenziato in un comunicato stampa inviato dai carabinieri forestali e nel quale si porta alla luce un forte stato di inquinamento e soprattutto un presunto comportamento fuori legge. Il tutto senza che nessuno dei nostri amministratori abbia proferito parola. Eppure l’isola ecologica dovrebbe essere il fiore all’occhiello di una comunità e non una fognatura a cielo aperto. Ma le défaillance della giunta Salera non finiscono qui – accusa Altrui -. Basti pensare – spiega infatti – all’obbrobrio posizionato in piazza Toti e che dovrebbe funzionare come raccoglitore di rifiuti solidi urbani, riservato alle attività di ristoro.
Sono due giorni che i residenti del centro di Cassino, i titolari di attività commerciali e cittadini, sono costretti a respirare un fetore ammorbante. Non è accettabile che un simile impianto venga posizionato a due passi dal tribunale e da piazza Diamare”.
La referente leghista annuncia quindi di essere intenzionata a chiedere al Sindaco immediati provvedimenti nel confronto del concessionario e di spiegare con quali criteri sia stato posizionato il raccoglitore dei rifiuti solidi urbani in centro, struttura “che – annota – solitamente viene installato nelle zone periferiche di una città e che invece sta rendendo la vita un inferno a tutti coloro che vivono e lavorano nelle sue vicinanze”.