L’Università di Cassino conferma il quarto posto nella classifica delle università italiane 2023/2024 redatta dal Censis.
Nonostante il punteggio assegnato sia sceso di 0,7 punti /da 85 a 84,3) l’ateneo della Città martire nella classifica delle piccole università statali (ovvero quelle fino a 10.000 iscritti) tiene il punto.
A occupare la prima posizione è anche in questa edizione l’Università di Camerino, con un punteggio complessivo pari a 101,7, seguita in seconda posizione dall’Università della Tuscia, che con 86,0 punti scala tre posizioni in classifica, posizionandosi al secondo posto (+13 punti per l’indicatore Borse e altri servizi in favore degli studenti).
Terzo in graduatoria è un altro ateneo marchigiano, l’Università di Macerata (85,7), che retrocede di una posizione rispetto allo scorso anno. Stabile al quarto posto, come detto, c’è l’Università di Cassino (84,3), cui seguono l’Università del Sannio (84,0), quinta tra i piccoli atenei statali, essendo salita di tre posizioni (+24 punti per l’indicatore Borse e altri servizi in favore degli studenti), e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria (83,5), al sesto posto, avendo perso tre posizioni rispetto allo scorso anno.
Resta stabile, infine, al settimo posto l’Università di Teramo (80,0), mentre scende di due gradini l’Università della Basilicata, che con il punteggio di 78,0 va a occupare la penultima posizione in graduatoria, seguita dall’Università del Molise (77,3)
A zavorrare l’ateneo cassinate alla quarta posizione sono i giudizi relativi ai servizi e alle strutture, mentre una spinta verso l’alto arriva dai parametri sull’internazionalizzazione, l’occupabilità e le borse di studio.
Negli ultimi tre anni, ad ogni modo, l’Università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale ha compiuto un salto in avanti di ben due posti dal 6° al 4°, mentre nel 2021 si era anche piazzata al 3° posto.