Un concreto rischio, in caso di forti piogge, che liquidi e altre sostanze inquinanti fuoriusciti dal deposito di rifiuti pericolosi finissero direttamente nel vicino torrente. Per questi motivi i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (N.I.P.A.A.F.) del Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone hanno provveduto a sequestrare, come ordinato dal dal GIP del Tribunale di Cassino su istanza della locale Procura della Repubblica, parte dell’isola ecologica del Comune di Cassino che sorge in via Ponte a Cavallo, alla periferia della città ed è gestita dalla società che ha in appalto il servizio di raccolta dei rifiuti.
I responsabili della società che gestisce l’isola ecologica sono stati denunciati per violazione delle norme contenute nel Testo Unico Ambiente, dato che la zona di “conferimento e deposito dei rifiuti pericolosi” dell’isola ecologica non presenta le caratteristiche richieste dal citato decreto ministeriale (D.M. 08/04/2008), in quanto gli eventuali sversamenti accidentali che potrebbero aver luogo in questa zona non risultano convogliati ad un pozzetto di raccolta a tenuta stagna, ma ad un pozzetto di raccolta delle acque meteoriche, e quindi di fatto smaltiti attraverso il sistema di trattamento delle acque di prima pioggia”.
È stata dunque sequestrata la parte dell’isola ecologica relativa al deposito dei rifiuti pericolosi, proprio per evitare che tali sversamenti accidentali possano creare pericolo per l’ambiente”.
Gli accertamenti svolti dai Carabinieri forestali, infatti, hanno evidenziato che “una parte dell’isola ecologica, in cui erano depositati i rifiuti pericolosi, non era dotata di pozzetti a tenuta stagna per la raccolta degli eventuali sversamenti accidentali. È stato verificato come la struttura del Centro di Raccolta consenta che eventuali sversamenti accidentali nell’area di deposito dei rifiuti pericolosi possano confluire nel sistema di trattamento delle acque di prima pioggia. Pertanto, in caso di eventi meteorici successivi alle portate considerate di prima pioggia, questi reflui verrebbero scaricati direttamente nell’Affluente adiacente”.
Continua l’azione sinergica della Procura di Cassino e del NIPAAF di Frosinone volta alla repressione dei reati ambientali, con particolare attenzione per il complesso ciclo dello smaltimento dei rifiuti urbani.