I due diversi volti della città. Il centro e la periferia. Il voto di oggi metterà a confronto due realtà vicine quanto lontane che convivono da sempre nella cittadina di Sabaudia. Dall’affluenza alle urne si capirà se prevarrà la voglia di cambiamento radicale o l’istinto di conservazione dell’area rurale. Alberto Mosca, candidato da Forza Italia, Udc e Azione, oltre che dalle civiche Città Nuova e Scegli Sabaudia è partito sicuramente in vantaggio, anticipando la concorrenza. La sua discesa in campo è avvenuta con la fine traumatica della scorsa consiliatura. 65 anni, ufficiale dell’Arma dei Carabinieri e del Ministero della Difesa, Mosca guida l’alleanza più omogenea e compatta. Ha dalla sua la credibilità ed un tratto civico che può fare la differenza. Al primo turno ha ottenuto 2.683 voti pari al 30,58%. Maurizio Lucci, 71 anni, ex sindaco sfiduciato nel 2016 è tornato in corsa con tre liste civiche al suo fianco, Lucci Sindaco, Coraggio Italia per Lucci Sindaco, Obiettivo in Comune Lucci Sindaco, grazie alle quali ha ottenuto 2.133 voti e 24,31%. Lucci è un volto conosciuto ed è considerato l’usato sicuro. A differenza di Mosca è molto forte nei borghi e nella campagna di Sabaudia, una realtà poco conosciuta per chi frequenta saltuariamente la città delle dune, ma in grado di incidere in termini di consensi. Se dalla periferia arriverà una valanga favorevole all’ex sindaco, per Mosca sarebbe difficile ribaltare l’esito con i voti del centro. Non è un caso che il generale ha trascorso le ultime fasi della campagna elettorale in periferia. Giovedì in particolare è stato a Molella, con lui anche la sindaca di San Felice Circeo, Monia Di Cosimo, che gli ha espresso il proprio sostegno. Il ballottaggio di oggi vede praticamente assenti i partiti. Sarà un confronto esclusivo fra i due candidati sindaci in lizza. Un elemento che crea ancora più incognite sull’esito finale. Si vota dalle 7 alle 23. Subito dopo la chiusura dei seggi inizierà lo scrutinio. Ed il verdetto probabilmente si avrà poco dopo la mezzanotte.
FDI APRE A FI. PROVE DI DIALOGO A LATINA
Dopo le polemiche è l’ora del dialogo. Nel capoluogo pontino Fratelli d’Italia prova a riavvicinare Forza Italia al centrodestra. Almeno sul tema dell’Urbanistica. Gianluca Di Cocco, coordinatore cittadino di FdI, ma nato e cresciuto in FI, cerca di ammorbidire i toni verso il suo vecchio partito e apre a possibili convergenze tematiche. “Accogliamo favorevolmente la proposta di Forza Italia di tornare ad affrontare il tema delle varianti urbanistiche, e di farlo nelle commissioni e in consiglio comunale -ha affermato Di Cocco- Fratelli d’Italia è pronta a dare il suo contributo in tal senso. Dal 2016 la città è bloccata e il sindaco Coletta non ha mai affrontato il tema dei piani annullati dal commissario Barbato. Sappiamo per certo, perché lo aveva detto il sindaco subito dopo la sua seconda elezione, che alcuni piani sono pronti per approdare all’esame dell’aula. Che fine hanno fatto? Perché non arrivano? Che stiamo aspettando? Il sindaco spieghi per quali motivi dei piani che diceva essere pronti ad ottobre 2021, a giugno 2022 sono ancora chiusi nei cassetti”. E’ soprattutto il lido di Latina il nodo più complesso da sciogliere. Di Cocco chiede chiarezza una volta per tutte. “E che dire del lungomare, dimenticato e abbandonato a se stess -ha aggiunto l’esponente di FdI- da diversi mesi chiediamo in Question Time la presenza dell’assessore Coco per discutere della delibera del 2018 sui piani della Marina, che comprendono il piano della fascia dunale, i piani particolareggiati, la mappatura dei nuclei abusivi e quanto altro. Non abbiamo ricevuto risposta, forse perché non è stato fatto nulla in proposito?
Ad ogni modo, la materia urbanistica deve tornare centrale nella vita amministrativa e stavolta non bisogna ripetere gli errori del passato. Per questo è fondamentale il coinvolgimento del consiglio comunale, che, da rappresentante di tutta la città, ha l’obbligo di tutelare gli interessi della cittadinanza. Fratelli d’Italia non si sottrarrà al confronto in materia”. Da Fratelli d’Italia arriva un messaggio all’insegna del confronto costruttivo. Se sarà sufficiente per riaprire il dibattito sui piani urbanistici lo capiremo già entro quest’estate.