Le commissioni capitoline Bilancio e Ambiente hanno approvato, grazie ai voti favorevoli dei consiglieri Pd, Lista Gualtieri e Avs (Fdi, Lega, M5S, FI e NM si sono astenuti o non hanno partecipato), l’affidamento in house ad Ama per 3 anni dei servizi cimiteriali di Roma per un valore complessivo di 78 milioni (26 l’anno). “Siamo convinti che Ama, alle condizioni specificate nel contratto di affidamento, possa essere il miglior soggetto per economicità ed efficienza al quale affidare il servizio: 713 euro per costo decesso è il prezzo più basso che possiamo offrire ai cittadini romani”, ha detto Valerio Barletta, capostaff dell’assessora capitolina all’Ambiente e Rifiuti (che ha anche la delega sui cimiteri), Sabrina Alfonsi.
CRITICHE DA FDI
Il consigliere Fdi, Stefano Erbaggi, ha criticato la durata triennale dell’affidamento, ritenendola troppo breve: “La durata è questa- ha risposto Barletta- perché in un atto votato dall’Assemblea capitolina alla fine del 2022 abbiamo voluto immaginare la soluzione strutturale della società di secondo livello”. Il capogruppo leghista, Fabrizio Santori, ha contestato l’incuria e mancata manutenzione in diversi cimiteri capitolini (11 in tutto): “La situazione attuale dei cimiteri non è quella dove vogliamo portare la città- ha ribattuto Barletta- ma dal nostro insediamento a oggi abbiamo messo in campo, dalle cremazioni al verde, le azioni che ci fanno credere che porteremo la qualità dei servizi cimiteriali dove vogliamo. Dal 2000 al 2023 i cittadini che hanno scelto la cremazione per i loro cari defunti sono passati dall’8% al 67%, ma ci ritroviamo con le stesse infrastrutture del 2000. Questo significa che per 20 anni questo tema che stava crescendo non è stato affrontato né risolto dalle amministrazioni. Oggi abbiamo lavori in corso per la creazione di linee di cremazione e questo ci permetterà di risolvere per sempre il problema”.