Cisl Medici Lazio, consegnate le borse di studio “Alberto Baccarini”

Boschero: “Continueremo a dare spazio ai giovani”.

 

Serata commovente quella del 10 dicembre per la consegna delle borse di studio “Alberto Baccarini” e il tradizionale scambio di auguri natalizi della Cisl Medici Lazio. La proclamazione dei vincitori è avvenuta alla presenza della moglie del chirurgo toracico scomparso lo scorso anno, Luisa, e dei figli Enrico e Tommaso, entrambi studenti di Medicina.

In sala numerosi giovani, tra partecipanti al concorso bandito dalla Cisl Medici Lazio e neo iscritti al sindacato. “Continueremo a dare spazio proprio ai giovani – ha detto la segretaria regionale, Lucilla Boschero – nel segno di Alberto e del suo impegno sindacale e professionale che aveva sempre uno sguardo per le nuove generazioni. Noi dopo il suo decesso abbiamo deciso che non se ne potesse andare, così abbiamo avuto l’idea di un premio che portasse il suo nome e ricordasse il suo entusiasmo negli anni delle battaglie sindacali. Sono certa che il premio continuerà ad andare avanti proprio con questo spirito”.

Toccanti le testimonianze dei colleghi di Alberto, vicini a lui anche nelle iniziative sindacali, come Emilia Migliano, Giuseppe Imperoli e Giuseppe Pergola, ma anche quella dell’oncologo Giancarlo Antonini che lo ha avuto in cura fino all’ultimo.

È stata poi la volta di Gloria Folliero che ha presieduto la giuria e ha spiegato come si è arrivati alla scelta, non facile, di assegnare le borse di studio fra i lavori scientifici presentati che riguardavano le “Complicanze del posizionamento del drenaggio toracico in emergenza/urgenza”.

Le borse di studio sono andate a Nahia Akhras, 36 anni, specializzanda in chirurgia toracica al Sant’Andrea di Roma; Cristiano Casciani, 33 anni, anch’egli specializzando in chirurgia toracica ma all’università di Tor Vergata e a Beatrice Messone, 30 anni, che invece si sta specializzando in chirurgia generale al policlinico Umberto I. A ciascuno andranno 1000 euro e un anno di iscrizione gratuita alla Cisl medici.

Una menzione è andata anche agli altri partecipanti: Enza Gelormini, Giorgia Piccioni, Fabiana Messa e Massimiliano Bassi.

È stata Luisa, la moglie di Alberto, a consegnare i riconoscimenti e ringraziare “questi giovani che in alcuni casi lo hanno seguito durante gli studi e che comunque portano avanti la sua grande passione” oltre a esprimere gratitudine “per quello che ha fatto la Cisl medici nel ricordarlo, questa era la sua seconda famiglia”.

È stato Biagio D’Alessandro, segretario nazionale della Cisl Medici, a concludere i lavori ricordando come “Alberto interpretava i due aspetti fondamentali del nostro sindacato: la spinta identitaria e la vocazione alla partecipazione”. Rivolgendosi ai giovani colleghi presenti in sala, i quali hanno detto di voler restare in Italia ma anche sollevato le difficoltà che vivono,  ha sottolineato come “il nostro sindacato resta garante nei posti di lavoro degli interessi e delle esigenze dei colleghi”