Guido Angelozzi sembra un babbo premuroso. Alla sua destra c’è Ambrosino, giovane punta scuola Napoli. Alla sinistra Cittadini, saggezza precoce distribuita su 192 centimetri di tenacia e buona volontà; ancor più a sinistra Jeremy Oyono, che raddoppia il contingente franco-gaboniano a disposizione del Frosinone.
Sono i primi tre volti nuovi presentati alla stampa, in una mattina d’agosto che profuma di vacanze e asfalto bollente. Ad agosto è tutto un po’ così: i propositi sono pinnacoli giganti, i dubbi sono pioggia sui vetri, le speranze hanno vesti sgargianti ma poco consistenti. Perché attendono i responsi del campo.
Guido Angelozzi sa di calcio come pochi. Non è uomo da castelli di parole, lui ai merli e ai ponti levatoi preferisce i fatti. E crede in questi tre ragazzi. E allora ci crediamo anche noi.
Cittadini lo abbiamo già visto. Si presenta come “già formato fisicamente e con tanta voglia di migliorare la gestione del possesso palla”. Bocchetti, Gatti, Luciani, Okoli, tanti predecessori illustri, non lo spaventano, anzi lo stimolano a dimostrarsi degno di cotanta storia. Il suo modello è Rudiger, la sua intenzione aiutare il Frosinone a centrare i propri obiettivi.
Quali saranno? Lo dice con serenità il direttore: “Vogliamo divertirci e divertire, con una squadra giovane e fatta di giocatori capaci e di prospettiva. Mi chiedete giocatori esperti, ma per me quel che serve sono giocatori bravi, quale che sia la loro età. La Cremonese, la Samp e il Palermo saranno forse inavvicinabili, ma non ce ne facciamo un cruccio. Vedrete che vi faremo divertire, questo è il nostro obiettivo”.
E per divertire e divertirsi è in Ciociaria Ambrosino, attaccante duttile, bravo tecnicamente ma autorevole anche per fisicità e potenza. “Credo di essere abbastanza completo come punta. Non ho predilezioni precise per quanto concerne la posizione di partenza. Vivarini è il tecnico che mi ha proiettato nel calcio dei grandi, dandomi fiducia e rinnovandomela in modo esplicito chiamandomi qui. Cercherò di ripagare lui e coloro che mi hanno voluto al Frosinone. Penso di essere pronto. Il modello? Ibra, lui è l’attaccante cui vorrei somigliare”.
Jeremy Oyono giocava in Francia, ora è approdato in Ciociaria sulle orme di Anthony, il fratello che a Frosinone si è già fatto apprezzare fino a diventarne un punto di forza. E la prima prova che Jeremy sta superando a pieni voti è quella della lingua. Niente traduttore, le sue prime sensazioni in giallazzurro ce le trasferisce con un italiano tutt’altro che stentato. “Sono qui per portare il mio entusiasmo e le mie doti, che sono principalmente quelle di difensore duttile e bravo nel proporsi in avanti. Non ho idoli, ma mi piace Walker”.
Fin qui i tre nuovi arrivati. Poi tocca ancora al direttore, che ci anticipa l’arrivo di Pecorino, attaccante scuola Juve, sulle orme di Soulè. Chi altro arriverà? Chi partirà?
Partirà Brescianini, perché è giusto abbia lo spazio che merita in A. Non solo Napoli e Atalanta ad inseguire il biondo centrocampista frusinate e Angelozzi non ha difficoltà a riconoscerlo. Ma non svela i nomi delle altre. Partirà Caso, che non ha colto l’ancora di salvezza gettatagli da Vivarini al suo arrivo. Partirà, per dove non si sa, come la nave di Sergio Endrigo in una canzone degli anni 60.
E partirà Sziminsky, che però non ha accettato la prima possibile destinazione.
Chi arriverà? “Sono contento dell’organico che abbiamo, ma arriverà un portiere, arriveranno due centrocampisti perché in quella zona del campo dobbiamo migliorare e poi anche l’alter ego di Marchizza. Lui e Gelli avevano mercato in A, ma son voluti restare. Saranno loro i nostri pilastri. In difesa abbiamo oltre a Anthony Oyono anche Lusuardi e Kalaj che stanno per tornare. Voi forse li avete dimenticati, io no. Credo molto in questo gruppo. Rispetto agli anni scorsi siamo più avanti nella costruzione della squadra. Io ho fiducia. Il colpaccio? Lo abbiamo già fatto, abbiamo preso Vivarini. Lui è il nostro fuoriclasse”. E incombe Frosinone-Pisa, prima di Coppa Italia.
