Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Cassino ha ritenuto illegittimi i provvedimenti – assunti dal sindaco di Pontecorvo, Anselmo Rotondo, nell’aprile 2022 – di trasferimento ad altri uffici di alcuni dipendenti. Per il Giudice, quegli atti rappresentano un’azione antisindacale finalizzata ad indebolire la FP Cgil che solo alcuni giorni prima aveva stravinto le elezioni per le Rsu del Comune. Inoltre, il magistrato rileva anche come gli atti di trasferimento non dovevano e non potevano essere firmati dal primo cittadino, in quanto la competenza per tali provvedimenti non è in capo al sindaco ma al dirigente responsabile del personale.
A dare notizia della censura espressa dal Tribunale della Città martire è stata la stessa sigla sindacale Cgil nella sua articolazione della Funzione pubblica.
Dalla Fp Cgil, infatti, ricordano che “dopo le elezioni per le Rsu del 5, 6 e 7 aprile 2022, tenutesi al comune di Pontecorvo e che hanno visto trionfare la Fp Cgil di Frosinone Latina, nello stesso giorno della proclamazione degli eletti (8 aprile) il sindaco face trasferire due lavoratrici iscritte al nostro sindacato, per poi trasferirne una terza in data 11 aprile. Successivamente, lo stessi primo cittadino ha revocato, nel giro di pochissimo tempo (15 aprile) due dei tre trasferimenti. La Fp Cgil di Frosinone Latina è intervenuta a difesa dei propri iscritti e del proprio ruolo, attivando i propri legali contro quello che è stato percepito come un palese tentativo di intimidazione. Solo dopo la notifica del ricorso all’ ente, avvenuta il 23 maggio, è avvenuta la riassegnazione della lavoratrice in data 14 giugno, presso l’ufficio dal quale era astata arbitrariamente spostata”.
A seguito dell’azione giudiziaria avviata dal sindacato, lo scorso 7 luglio, il Giudice del Lavoro ha accolto in pieno le rimostranze dell’organizzazione sindacale. Dalla Cgil sottolineano due aspetti fondamentali della sentenza: “Da una parte riconosce la condotta antisindacale e che, con i trasferimenti disposti subito dopo la proclamazione degli eletti e riguardanti solo iscritti alla nostra sigla,, si è voluta indebolire la capacità rappresentativa sindacale all’interno del Comune; da un’altra parte, il Giudice evidenzia che il sindaco non poteva firmare quei trasferimenti poiché la competenza sulla gestione del personale non è della parte politica (sindaco e giunta) ma di quei funzionari che hanno incarichi assimilabili a quelli dirigenziali, il tutto come da testo unico degli enti locali; Per questo comportamento del Sindaco, il Comune è stato condannato a risarcire la Fp Cgil di Frosinone Latina al pagamento di 7.000,00 Euro per il danno causato e 2.650,00 Euro per le spese legali sostenute”.
Giovanni Salzano, segretario generale Fp Cgil di Frosinone Latina, ha così commentato la decisione del Tribunale: “Giustizia è fatta. Come organizzazione sindacale auspichiamo che si volti pagina e si inizino ad avere corrette relazioni sindacali nell’interesse dei servizi ai cittadini, rispettando i diritti delle lavoratrici e lavoratori. Voglio ringraziare gli Rsu del Comune di Pontecorvo e gli iscritti tutti per il sostegno manifestato in questo periodo. Un ringraziamento all’avvocato Giorgio Verrecchia per il lavoro fatto congiuntamente alla categoria. Sarebbe auspicabile che chi ci ha costretto a ricorrere al Giudice si faccia carico di sostenere le spese senza che si vada a gravare sulle risorse pubbliche. Nessuno può provare ad intimidirci o a sentirsi superiore alla legge”.