Ancora una volta la maggioranza di centrodestra ha dimostrato di riuscire ad approvare le delibere di consiglio comunale, anche se con numeri più ristretti rispetto a qualche mese fa. Ieri sera, per esempio, sono stati riconosciuti sette debiti fuori bilancio, per un totale di circa 90.000 euro.
I debiti fuori bilancio continuano a spuntare fuori come funghi e probabilmente rappresentano il motivo per il quale la Corte dei Conti non dichiara l’uscita dal Piano di rientro per il risanamento del deficit (ereditato dalle passate Amministrazioni). Nel 2012, appena Nicola Ottaviani si insediò come sindaco, decise questo tipo di procedura per far fronte ad un segno negativo nelle casse contabili del capoluogo: -50 milioni di euro. Venne individuata tale strada per evitare il fallimento del Comune. Ma quel percorso era decennale, sarebbe dovuto finire nel 2022, invece non è ancora così. Gli anni trascorsi sono diventati undici. Si tratta di un elemento importante, perché soltanto dopo l’uscita dal Piano di rientro l’Amministrazione Comunale potrà contrarre nuovo, avere maggiore “ossigeno” sul piano della spesa corrente e cercare di procedere con assunzioni necessarie per “rimpolpare” un Personale in grande sofferenza. Alla fine comunque il centrodestra ha dato il via libera a tutti i punti all’ordine del giorno. Salvo due pratiche rinviate a gennaio, tra le quali la nomina del collegio dei revisori dei conti.
LA SITUAZIONE NEL CENTRODESTRA
Le assenze non sono mancate all’interno della maggioranza e poi c’è la situazione riguardante i tre consiglieri cosiddetti “dissidenti”, che però non fanno mancare il loro apporto quando serve. Si continua a parlare della possibilità che Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli), Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (Lega) possano decidere di costituire un loro gruppo consiliare. A quel punto sarebbero nelle condizioni di chiedere anche una rappresentanza in giunta. Ci sono altri malumori comunque. Nel centrodestra frusinate c’è la necessità di guardarsi negli occhi e di effettuare una seria verifica politica. Continuare a soffermarsi esclusivamente sul piano amministrativo va bene ma non esaurisce l’intero panorama sul quale al contrario una riflessione va fatta. Una verifica politica non è una “bestemmia”, tanto più che parliamo di un capoluogo di provincia, al quale guarda il centrodestra regionale e perfino nazionale.
LE OPPOSIZIONI
Le opposizioni di centrosinistra hanno scelto di uscire dall’aula nel momento della votazione sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Sapevano di non avere i numeri per poter mettere in difficoltà la maggioranza. Ma neppure avevano voglia di farlo. Nei mesi passati qualche accenno di apertura c’era pure stato. A questo punto, comunque, sarà determinante definire i rapporti tra il Partito Democratico e la Lista Marzi. Il capogruppo del Pd Angelo Pizzutelli si aspettava una candidatura alle provinciali e confidava nel sostegno dell’intero centrosinistra, tanto più che alle comunali lui si era messo a disposizione di Memmo Marzi, così come aveva fatto inizialmente con Mauro Vicano. Invece le cose hanno preso una piega completamente differente e alle provinciali è candidato Armando Papetti, della Lista Marzi. Naturalmente Papetti spera di andare oltre i quattro voti ponderati della sua lista a Frosinone. Ci saranno altri appoggi da esponenti delle opposizioni. Molto complicato. Dunque, una sorta di verifica anche nel centrosinistra sarebbe auspicabile. Al Comune di Frosinone c’è una maggioranza che può permettersi polemiche e perfino spaccature perché l’opposizione è divisa e in ogni caso può contare su 11 consiglieri su 33. In questo maniera non si può andare da nessuna parte, ammesso pure che qualcuno volesse tentare di mettere in difficoltà o far cadere il sindaco Mastrangeli. A conferma che la partita si gioca tutta all’interno del centrodestra. In questo primo anno e mezzo di legislatura la politica si è vista poco, ma il centrodestra che governa un capoluogo come Frosinone non può nascondersi. Nei prossimi mesi un “tagliando” a giunta e maggioranza potrebbe starci.