La Confail Lazio critica la gestione sanitaria locale e prende di mira il servizio del 118. “Ares 118, livelli peggiorati negli ultimi dieci anni” si afferma dal sindacato. “Leggiamo di ritardi spaventosi, di incremento dei mezzi, il servizio di emergenza-urgenza gestito da Ares 118 è nel più totale fallimento, peggiorando i livelli di intervento negli ultimi 10 anni -sostiene Vinicio Amici, segretario regionale della Confail- vero anche che i mezzi non bastano mai, mettiamoci la male educazione dell’utenza ma è anche vero che la gestione del servizio partendo da Latina arrivando a Roma è gestito da persone calate dall’alto della politica che non sono del Lazio, anzi non conoscono nemmeno un comune della provincia di Latina”.
CONFAIL LAZIO, TEMPI ALLUNGATI
Al centro della denuncia ci sono soprattutto i tempi sempre più lunghi del servizio. “La vita delle persone è appesa ad un filo chiamato “tempodipendenza” -prosegue Amici– ciò significa che una chiamata al 118 può salvare la vita se interviene in tempi veloci. Cosa che nel Lazio non avviene da molto tempo, prendiamo il caso balzano nelle cronache della ragazza in arresto cardiocircolatorio e l’ambulanza è arrivata dopo 55 minuti, prendiamo il caso della signora dentro la stazione Termini l’ambulanza è arrivata dopo 180 minuti, poi la signora punta da un calabrone morta, l’ambulanza è arrivata dopo 60 minuti, potremmo elencare eventi per un anno”.
Quindi arriva un attacco a chi ha gestito la sanità in questi anni. “Se questa è la sanità laziale la persona colpevole di questo scempio è solo D’Amato e i suoi compagni di viaggio di questa gestione scellerata -aggiunge Amici- l’Ares118 dovrebbe essere gestita da chi conosce il territorio per comprendere i tempi di intervento, da professionisti capaci che conoscono il sistema non da persone politicamente raccomandate messe lì solo per favore politico. Un fallimento che va a discapito solo dei cittadini che rischiano la vita. 10 anni di servizio di emergenza portato ai minimi termini , vorremmo tanto sapere quante denunce ancora deve prendere questo servizio prima che arrestino qualcuno? Ci sarà anche qualche responsabile che dovrà pagare tutti i danni creati”.
Una denuncia che avviene all’indomani dei servizi registratisi nei giorni scorsi in provincia. Su tutti il caos ambulanze al Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Infatti, a causa dell’assenza di un medico al Pat di Cori, ci sarebbero stati una decina di mezzi adibiti al soccorso sanitario che sono dovuti confluire nel nosocomio del capoluogo e in parte anche alla clinica Città di Aprilia. Una vicenda che testimonia come sia sempre più inefficiente il servizio sul piano locale.