La rete tra enti pubblici, privati ed enti del terzo settore nella gestione dell’accoglienza dei migranti a Frosinone è in grado di creare maggior benessere e crescita economica per le comunità locali. Sono queste le conclusioni del Convegno “La Buona Accoglienza a Frosinone” che si è tenuto presso la sala Consiliare del Comune di Frosinone in cui sono stati presenti i risultati del progetto SAI Frosinone gestito dalla Cooperativa Diaconia.
Il Sindaco Riccardo Mastrangeli ha aperto i lavori. “È un grande privilegio per la città di Frosinone – ha dichiarato Mastrangeli – essere sede di un incontro importante sul tema delle migrazioni e sulle attività che vengono condotte in materia di accoglienza, alla presenza di S.E. il Vescovo Mons. Ambrogio Spreafico, del viceprefetto e capo di gabinetto della Prefettura di Frosinone dott.ssa Olimpia Cerrata, dell’assessore Fabio Tagliaferri, dei colleghi sindaci Maurizio Cianfrocca (Alatri) e Leonardo Ambrosi (Castro dei Volsci), unitamente al personale degli uffici dei servizi sociali comunali e della coop Diaconia.
“Oggi, attraverso una serie di cifre e dati, abbiamo fatto il punto su una tematica che a causa dell’insorgere di conflitti anche nella nostra Europa e dei cambiamenti climatici, con la desertificazione che questi comportano, interesserà sempre più persone che lasceranno i propri paesi d’origine alla ricerca di una vita migliore. È quindi necessario proseguire nel percorso virtuoso intrapreso per continuare ad assicurare, come suggerisce il titolo del convegno stesso, una buona accoglienza. La titolarità progetto SAI è in capo al Comune di Frosinone, come Ente del Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati dal 2016. L’ambito territoriale di riferimento è quello comunale di Frosinone ma nella gestione degli interventi sono coinvolti quali Partner i Comuni di Castro dei Volsci e di Alatri sui cui territori sono ubicate altre due strutture di accoglienza – ha concluso il Sindaco Mastrangeli – L’obiettivo è superare le logiche e gli approcci emergenziali e adottare un modello di integrazione organico, adatto alla portata della sfida sociale che la presenza dei cittadini stranieri ha aperto nel nostro contesto, contrastando le forme di disagio e di rischio sociale esistenti sul territorio”.
“È motivo di orgoglio per la città di Frosinone ospitare, con il convegno di oggi, un momento di confronto e sintesi dell’attività svolta nell’ultimo triennio in materia di accoglienza – ha dichiarato l’assessore al welfare Fabio Tagliaferri – Un tema, questo, particolarmente delicato, anche in ragione dei nuovi scenari di guerra apertisi recentemente, che comporteranno un aumento dei flussi migratori dalle zone colpite. In questo contesto, è fondamentale la collaborazione tra istituzioni e un dialogo costante tra enti pubblici, privati e associazioni, tenendo conto del fatto che il supporto dell’amministrazione comunale non verrà mai a mancare”. Mons. Spreafico ha spiegato come “La buona accoglienza aiuti a capire che anche chi viene da lontano e scappa da fame e guerre e non fa parte della nostra terra come origine può integrarsi se noi lo aiutiamo. Dobbiamo imparare a capire che ognuno ha una ricchezza che fa bene al territorio dove si trova a vivere e in cui è accolto. Sono grato alle città di Frosinone, Alatri e Castro dei Volsci coinvolte in questa buona accoglienza e spero che sia un segno anche per le altre città”.
Sono seguiti gli interventi del Sindaco del Comune di Alatri Maurizio Cianfrocca e il Sindaco del Comune di Castro dei Volsci Leonardo Ambrosi, il Dirigente del Comune di Frosinone Andrea Manchi e la Funzionaria Francesca Fiorella e il vice prefetto Olimpia Cerrata. A chiudere il convegno i contributi della Cooperativa Diaconia con Fabio Piccoli, Responsabile dell’Area Accoglienza della Cooperativa Sociale Diaconia, i coordinatori Simone Gatta e Marco Fiorini e il Direttore Generale di Diaconia Loreto D’Emilio.
“Oggi abbiamo celebrato un bilancio di successo del progetto di accoglienza SAI Frosinone e di un’accoglienza diffusa che favorisce la coesione sociale e la serenità della comunità locale – ha concluso lo stesso D’Emilio – come Diaconia vogliamo rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato con nuovi strumenti, a partire dalla co-progettazione. L’orizzonte è creare delle filiere di protezione sociale stabili, per costruzione ricchezza e buona accoglienza nei territori”. Attualmente sono 49 le persone straniere gestite, 17 accolte nel Comune di Frosinone,14 nel Comune di Castro dei Volsci e 18 nel Comune di Alatri. Ognuna con un percorso personalizzato che comprende lo studio della lingua italiana, il supporto psicologico, la formazione professionale e l’inserimento lavorativo. Con un approccio multidisciplinare e con l’impiego di équipe specializzate di professionisti, la Cooperativa Diaconia ha attivato 60 corsi di formazione e 25 tirocini presso istituti di formazione ed aziende locali. Il dott. Andrea Marchi e la dott.ssa Francesca Fiorella del Comune di Frosinone hanno presentato i dati degli stranieri presenti sul territorio frusinate, ribadendo la bontà di un’accoglienza diffusa che garantisce una maggiore integrazione e limita situazioni di criticità. Nel comune 3858 stranieri quasi il 10% della popolazione totale, principalmente Albanesi, Rumeni e Cinesi, questi ultimi legati agli accordi siglati dall’Accademia delle Belle Arti. In città sono presenti persone provenienti da oltre 90 Paesi nel mondo.