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Cosa c’è dietro Sinner? Il panorama del tennis azzurro in prospettiva

Roberto Mercaldo
Ottobre 22, 2024

Il numero uno del mondo non ce l’aspettavamo. Se ce l’avessero detto dieci anni fa, quando il trio delle meraviglie imperversava e impreziosiva il mondo del tennis, avremmo davvero fatto fatica a crederlo. Invece eccolo Jannik Sinner, a riscrivere la storia. In vetta al ranking ATP già da venti settimane, con la certezza di arrivare almeno a 30, il campione altoatesino ha ridisegnato il “target” dell’Italia della racchetta. Ovvio che un simile fenomeno porti con sè tanta voglia di emulazione e in effetti ben 7 azzurri tra i primi 50 è un altro risultato sbalorditivo festeggiato solo due settimane fa.
Ma vediamo in rapida carrellata quali sono le reali ambizioni dei nostri, escludendo Jannik, i cui orizzonti non hanno al momento alcun limite.
Procedendo con la classifica live, quella che tiene conto dei risultati aggiornati ad oggi, il secondo italiano è naturalmente Lorenzo Musetti, impegnato in questi giorni nel 500 di Vienna. Per lui un sedicesimo posto con 2425 punti. Un eventuale successo nel torneo viennese, non certo probabile alla luce di quanto fatto sin qui sul veloce dal toscano, lo potrebbe proiettare persino al tredicesimo posto. E’ stata per lui una stagione con grandi soddisfazioni, come la semifinale di Wimbledon ed il terzo posto alle Olimpiadi, ma anche con il cruccio dello 0 nella casellina dei trofei vinti. Due sconfitte in finale, ad Umago per mano di Cerundolo e a Chengdu per mano di Chang, e anche due Challenger, a Cagliari e Torino, anch’essi conclusisi con sconfitte in finale, al cospetto di Navone e Passaro. Qualche progresso sul veloce c’è stato e il bilancio complessivo, che ad oggi è di 38 vittorie e 25 sconfitte non è poi così disprezzabile. Legittimo però attendersi qualcosa di più nel 2025 dal tennista carrarino.
Al numero 31 troviamo Cobolli, la più bella rivelazione della stagione azzurra. Il giovane romano ha infatti compiuto la più significativa scalata del ranking, se consideriamo che a gennaio è partito dal numero 100. Nemmeno lui è riuscito a timbrare l’appuntamento con il successo in un torneo “maggiore”, però è andato molto vicino all’impresa addirittura in un 500, quello di Washington, nel quale, dopo aver battuto Goffin, Fokina, Michelsen e Shelton, si è arreso in finale a Sebastian Korda, vittorioso in rimonta, in tre set. Il bilancio di 34-26 è eccellente, se si considera da dove sia partito e come sovente si sia visto costretto ad affrontare nei primi turni giocatori di grosso calibro.
Cinque posti più giù, al numero 36, troviamo Matteo Arnaldi, per il quale la stagione è stata decisamente meno brillante in termini di continuità. Stagione chiusa (fino a questo punto) con un 28-23 non trascendentale e con una notevole discontinuità di rendimento. Nel contesto di questa annata così così una sola vera perla, la semifinale del mille di Montreal, quando si è arreso a Rublev, che nel turno precedente si era preso persino il lusso di fermare Sinner. Anche per lui il 2025 sarà un anno di verifica importante.
Il quinto italiano in classifica live è Matteo Berrettini, numero 38. Per il campione romano il discorso è lungo e complicato dalle problematiche di natura fisica che qua e là riafforano e ne condizionano il rendimento. Sta di fatto che questo 2024 può in qualche modo essere considerato l’anno della sua rinascita, avendo Matteo vinto ben 3 tornei, tutti su terra rossa: a Marrakech, Gstaad e Kitzbuhel, battendo in finale Carballes Baena, Halys e Gaston, Matteo ha ribadito le sue virtù tennistiche, confermate dall’eccellente torneo di Stoccarda sull’erba, conclusosi con la sconfitta in finale contro Draper. Sono 28 le vittorie e 10 gli stop fino ad oggi per un Berrettini comunque in gran spolvero.
Al numero 42 del ranking ecco il sesto italiano, italo argentino in verità, Luciano Darderi. Finale di stagione un po’ con il fiatone per lui, che ha un bilancio di 23-23, ma anche tante partite vinte nel contesto dei Challenger. Per lui oltre al successo di Perugia, c’è anche la vittoria in un 250, quello di Cordoba, nel quale partendo dalle quali finì per trionfare in finale con Facundo Bagnis.
Dieci posizioni più giù, al numero 52, ecco Lorenzo Sonego, per il quale la stagione è stata decisamente poco positiva (19-26). A fare eccezione nel contesto di questa annata molto difficile il successo nel 250 di Winston Salem (6/0 6/3 in finale alla promessa statunitense Michelsen).
Nei primi cento anche altri due italiani: il “capitano” Fognini, che a lungo ha dovuto difendere quale interprete principale le sorti del tennis tricolore è al numero 72. Al numero 100 Nardi, la cui stagione è stata però tutt’altro che positiva. Vero che ha battuto Djokovic a Indian Wells, ma per il resto dell’anno parecchi bocconi amari ed anche nei Challenger solo due finali, una delle quali vinta, a Napoli, contro Herbert.
Più giù Passaro, Gigante e gli altri, ma segnalazione per Cina, giovanissimo che nel 2025 potrà provare a dare la scalata al ranking ATP, passando soprattutto per i Challenger.

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